venerdì 19 aprile 2024

L'ultimo numero di Music@ diretto da Pietro Acquafredda censurato e non pubblicato. E' consultabile sul sito di Luigiboschi

 

Pubblichiamo l’ultimo numero di Music@ a cura di Pietro Acquafredda a cui è stato posto il divieto alla pubblicazione

  
371
 
0

Copertina di MUSIC@ vietata

Il nuovo direttore del Conservatorio Casella, Giandomenico Piermarini, ha deciso di non pubblicare l’ultimo numero di Music@ affidato alla direzione di Pietro Acquafredda che, dello stimato bimestrale, è stato l’inventore del nome, l’ideatore  dei contenuti ed il direttore per quasi otto anni. A giustificazione di tale divieto di stampo oscurantista non c’è nient’altro che i cattivi rapporti fra il direttore della rivista ed il nuovo direttore del conservatorio. Il quale, vietando la pubblicazione della rivista, già pronta per essere inviata in tipografia, ha compiuto un gesto intimidatorio ed incivile che getta fango sull’immagine  di un istituto di alta cultura che teme una rivista fatta di approfondimenti musicologici affidati a notissimi musicisti e studiosi del panorama internazionale; e che fa venire alla mente i tragici ricordi  dei libri bruciati dai regimi più disumani che la storia ricordi.(P.A.)

Abbiamo sempre accordato uno spazio sul blog per i preziosi contenuti al bimestrale del Conservatorio de L’Aquila. Non potevamo non essere disponibili alla pubblicazione in rete del PDF dell’ultimo numero a cura di Pietro Acquafredda a cui va tutta la nostra comprensione e solidarietà. La censura ingiustificata per questioni personali, non rientra nella cultura di internet, né in quella educativa.
Dai contenuti presenti in questo numero non si comprendono poi le ragioni del DIVIETO ALLA PUBBLICAZIONE.
Al divieto ingiustificato, rispondiamo con la pubblicazione integrale online in PDF (da domani 03/01/2014) sul nostro server. I lettori dall’analisi dei contenuti capiranno l’insensatezza dell’atto da parte del nuovo direttore Piermarini. Ovviamente pubblicheremo le ragioni di tale censura, qualora il direttore Piermarini ce le volesse inviare. (Parma, 02/01/2014)

Le merde della Destra che hanno insultato la parlamentare 5s, Gilda Sportiello (TGCOM 24)

 


Gilda Sportiello aborto

"Ho pensato a come possa sentirsi in questo momento una donna che si trova davanti alla decisione di chiedere un'interruzione di gravidanza, vuole recarsi in un consultorio, è spaventata e non sa cosa aspettarsi - prosegue -. Cosa può provare davanti a un governo che sembra le sia nemico, mentre viene di fatto messo in discussione il diritto all'aborto? Ho sentito l'esigenza di combattere la narrazione secondo cui chi fa questa scelta si debba vergognare, debba tenerla segreta, come fosse un tabù". Per questo "parlarne nell'aula della Camera era importante, necessario. Ed è così, perché mi stanno scrivendo tante donne che si sono sentite rappresentate", racconta.

"Sono madre, ho scelto di essere madre. Quattordici anni fa ho scelto di abortire. Era importante dirlo ad alta voce, in Parlamento, perché nessuna donna nella stessa situazione si debba vergognare". Lo spiega in un'intervista a La Stampa Gilda Sportiello, deputata M5S, che è intervenuta in aula a Montecitorio contro la norma del decreto Pnrr che apre le porte dei consultori alle associazioni pro-vita, anche raccontando la sua storia personale.

 

Repubblica la deputata spiega poi come per il suo racconto è stata attaccata: "Mi hanno attaccato sui social ma anche i colleghi della maggioranza. C'è chi mi ha detto ti sei voluta divertire e poi... - prosegue - . Una donna non può e non deve sentirsi accerchiata da questo governo che sta conducendo un attacco tanto violento contro le donne. Ho voluto spezzare una narrazione, un racconto tossico che vuole colpevolizzare le donne che abortiscono e farle vivere nella vergogna"

Bernardini va in pensione, ha l'età:69 anni. Non c'è proprio bisogno di rimpiangerlo per la partenza da Tv Talk. Noi non lo rimpiangeremo certamente ( da Rumors.it) - Nostro commento

 

Ennesimo addio in Rai: Massimo Bernardini non condurrà più Tv Talk

Il mondo della televisione italiana è stato scosso dall'annuncio dell'addio imminente di Massimo Bernardini alla conduzione del celebre programma TV Talk su Rai3. Le indiscrezioni hanno destato preoccupazione tra i fedeli telespettatori del programma, i quali seguono con fervore le analisi e i commenti televisivi proposti da Bernardini da ormai diversi anni.

Cosa sappiamo sul futuro di Viva Rai2

Bernardini lascia la conduzione di TV Talk

Bernardini, figura di spicco e pilastro del panorama televisivo italiano, ha dato vita e guidato con maestria TV Talk fin dal lontano 2001, portando avanti una formula innovativa che si propone di analizzare criticamente i principali programmi televisivi in onda, coinvolgendo ospiti e analisti per approfondire le tendenze e le novità dell'intrattenimento. L'annuncio della sua imminente partenza ha suscitato un senso di incertezza e preoccupazione nei corridoi della Rai, dove si sta cercando una soluzione per colmare il vuoto lasciato da un conduttore tanto autorevole quanto amato dal pubblico. Sembra che la Rai debba quindi rivalutare tutto il palinsesto; prima con la notizia di addio da parte di Amadeus e ora con quella di Bernardini.

Tv talk, il futuro del programma è incerto

All'età di 69 anni, Bernardini sembra avvicinarsi alla meritata pensione, lasciando dietro di sé una lunga e illustre carriera nel mondo dello spettacolo televisivo. Mentre i telespettatori si chiedono chi sarà il degno successore di questo veterano della TV, emergono dubbi e interrogativi sul futuro del programma.

Al momento, non sembrano esserci nomi di rilievo pronti a sostituirlo, rendendo ancora più incerta la situazione. La domanda cruciale rimane: chi sarà in grado di guidare TV Talk con la stessa maestria e passione di Bernardini? Il futuro di TV Talk è avvolto da un'aura di incertezza, ma una cosa è certa: il programma è diventato un appuntamento imprescindibile per il pubblico di Rai3, il quale spera che la trasmissione continui a offrire analisi approfondite, dibattiti stimolanti e una guida sicura attraverso il complesso panorama televisivo. Mentre Bernardini si prepara a passare il testimone, il mondo della televisione osserva con trepidazione e interesse l'evolversi della situazione, chiedendosi chi sarà il prossimo a prendere le redini di questo programma così amato e seguito.


                                           *****

 Noi non lo rimpiangeremo perchè lui come tanti altri, stando da troppo tempo nello stesso posto, si è sentito sicuro, ed ha perso il senso della misura.

 Lui era diventato il castigamatti di tutta la tv, ma non della sua: dimenticava di parlare dei programmi che si è fatto affidare, come quello sulla musica ( Nessun dorma, ci pare fosse il titolo) che faceva pena. La stessa pena che a noi ha sempre fatto Augias che, povero, deve fingere di capire qualcosa della musica, mentre non ci capisce. Eppure insiste. come Bernardini.

 Il quale nasce facendo il critico di musica 'leggera', dalla quale è passato all'altra musica della quale evidentemente in Rai nessuno capisce un tubo.

Noi  non possiamo dimenticare un episodio di anni fa , ad un Concerto per il 2 giugno, ospitato al Quirinale. Lo avemmo al nostro fianco durante uno di quei concerti che frequentavamo regolarmente. Possiamo attestare che durante tutto il concerto smanettò con il cellulare , a dimostrazione del grande interesse per il concerto che avrebbe dovuto ascoltare. Beh, uno così non può fare una trasmissione di musica cosiddetta classica, della quale a lui non importa nulla e della quale ovviamente no capisce un C... (che sta per Do, nota musicale,  nella denominazione attraverso lettere dell'alfabeto, ma che scritta mi minuscolo sta anche per altro) - Pietro Acquafredda 

Miracolo a Firenze, L'ha fatto san Carlo (Fuortes)

Con l'arrivo di Carlo Fuortes al Teatro del Maggio Musicale di Firenze, le sorti del teatro sono cambiate miracolosamente. E' bastato che ci mettesse piede e le  previsioni sul futuro dell'ente lirico volgono al bello, anzi sono già belle,  entusiasmanti.

 Per mesi si è discusso del nuovo teatro, si è detto che era troppo grande, esageratamente grande per una cittadina 'turistica' ma 'di provincia', che certo non può contare, come Venezia, di un flusso turistico continuo, dello sbarco dei crocieristi ecc...ecc...

 Pereira a chi gli rimproverava di non riuscire a riempire il teatro, rispondeva che  dovevano fare un teatro più piccolo, a misura di Firenze. Noi, anche noi che negli anni Ottanta, abbiamo frequentato il Maggio quasi settimanalmente, ricordavamo a Pereira che non avevamo mai dovuto constatare un teatro semivuoto. Ma allora che cosa era accaduto nel frattempo? Era accaduto che, per diverse ragioni, il pubblico si era disaffezionato al teatro.

 Adesso,  qualche minuto fa, leggiamo che le cinque recite di Turandot dirette da Zubin Mehta in uno storico allestimento 'cinese'  d'autore di molti anni fa, più volte ripreso ed anche esportato, sono tutte esaurite. Un miracolo. 

Non in generale non siamo propensi a credere ai miracoli, e neppure a questo, ed anzi siamo convinti che si tratta soltanto di tecniche subdole di comunicazione. 

 Perchè siamo messi sull'avviso dai tanti miracoli (finti) che ogni stagione Fuortes  andava proclamando all'Opera di Roma come a Caracalla, dove veniva dichiarato sempre un aumento di pubblico stagione dopo stagione; ma assai spesso il tutto esaurito, a conti fatti  esaurito nonera: risultava che  a Caracalla ad esempio, su 4000 posti disponibili ogni sera, ce ne erano ogni sera almeno 500 vuoti. Che non sono bruscolini.

 Temiamo che a Firenze Fuortes possa ripartire con la tecnica dei finti miracoli.

  

Medvedev, il pensatore. Altra sparata

 

Medvedev, 'l'Occidente ha deciso di eliminare Zelensky'

"Un attentato alla vita del principale membro dei Bandera in Polonia? Ma questo è davvero grave. Il clown della droga (il presidente Ucraino Volodymyr Zelensky, ndr) ha motivo di essere seriamente allarmato. È probabile che questa sia la prima prova che l'Occidente ha deciso di eliminarlo. Abbi paura, pagliaccio!": lo scrive su Telegram il vicepresidente del consiglio di sicurezza russo, Dmitri Medvedev, riferendosi all'arresto di ieri di un uomo sospettato di contatti con i servizi di spionaggio russi e di averli aiutati a preparare un attacco contro Zelensky in Polonia.

Medvedev accompagna il suo messaggio con un fotomontaggio che ritrae Zelensky mentre sniffa cocaina al centro di un mirino di un'arma da fuoco. (ANSA).

La Rai in pellegrinaggio a Cascia, per domandare il miracolo 'Mina' alla santa degli impossibili, santa Rita. Miracolo impossibile, già richiesto e non ottenuto, ma soprattutto inutile, perchè la celebre cantante vive segregata dal mondo musicale profondamente mutato ( da Leggo)

 


Mina a Sanremo al posto di Amadeus, l'asso nella manica della Rai: «Lei vuole carta bianca, ci stanno pensando»© Redazione

La Rai si lecca le ferite dopo l'addio inaspettato di Amadeus, passato ufficialmente a Discovery. Ma come le belve ferite, ai vertici di viale Mazzini si preparano a reagire. E la reazione potrebbe essere di quelle da ricordare. Secondo La Verità, infatti, Mina è tra le candidate a ereditare la direzione artistica di Sanremo dal conduttore dei record. L'ipotesi era già stata discussa con la diva nel 2019 e nonostante il suo assenso (a patto di avere carta bianca) non se ne era fatto più niente. Adesso, l'idea avrebbe ripreso piede. 

Amadeus al Nove, l'accordo è ufficiale: contratto di quattro anni con Discovery, il debutto in autunno

La Rai prova il colpo Mina

Il nome di Mina fa parte di un ventaglio di possibilità che comprende anche Carlo Conti e Paolo Bonolis (con il primo favorito). La cantante, che da anni non appare più sulla scena pubblica, lavorerebbe in maniera sicuramente diversa rispetto ad Amadeus, restando dietro le quinte, ma organizzando l'intero evento. Difficile, forse impossibile. Ma proprio per questo in Rai ci stanno provando. Sarebbe un colpo a effetto che farebbe dimenticare Amadeus come per un colpo di spugna.