sabato 19 maggio 2018

Vecchia signora aquilana lascia in eredità 3 milioni di Euro, sapete a chi? A Berlusconi

Non ci meraviglieremmo di sapere che la vecchia signora,  che aveva 88 anni, apparteneva al ceto della gente comune e che quei soldi, custoditi gelosamente senza dare nell'occhio, li aveva vinti a qualche lotteria o al  Lotto e derivati.

La quale, per ringraziare il grande affabulatore della premurosità con cui nove anni fa aveva provveduto a dotare la sua città, dopo il terremoto, di casette di cartone e più solidi centri commerciali dove si era trasferita la vita sociale cittadina, ha pensato di destinargli per testamento quella considerevole somma, che specie alla sua città farebbe comodo assai, specie ora che l'amministrazione è  berlusconiana.

E se, invece, non apparteneva all'esercito dei poveracci e quei soldi erano parte della sua fortuna famigliare? Allora le cose cambiano. In questo caso, ipotizziamo, la signora,  potrebbe essere venuta a conoscenza delle difficoltà in cui versano  le aziende dell'ex cavaliere, ex premier, ex riccone che si è fatto tutto da sè (ancora?),  e sempre per riconoscenza della particolare sollecitudine, senza ironia, con cui lui ed i suoi amici ( Letta, Bertolaso)  si prodigarono verso agli aquilani dopo il terremoto, ha pensato di ricambiare il favore.

 Si dirà, a proposito della ricostruzione aquilana, che i tempi in cui furono avviate le costruzioni, fuori città, delle palazzine per ospitare gli sfollati, furono stretti. E, di questo, occorre dargli merito. E che, poi, se molti di quegli edifici  si sono rivelati insicuri, la colpa va a chi  li ha costruiti, profittando della fretta, che anche in situazioni di emergenza,  è sempre nemica delle cose fatte bene.

Ora però ci incuriosisce ancora di più sapere che ne farà Berlusconi di quei tre milioni. Noi un suggerimento - benché non ne abbia bisogno - ce l'avremmo da dargli, se già non si sono proposti Letta & C.

Quei soldi dovrebbe destinarli agli aquilani, i cui bisogni sono ancora tanti, visto che la città, specie il cento storico, monumentale, è ancora in condizioni tragiche. Li destini alla ricostruzione. Certo, sono una goccia nel mare dei  fondi ancora necessari. Ma una goccia, che si aggiunge alle altre, fa  comunque più grande il mare.

 E, infine, se è in grado di sapere, riveli a tutti noi la vera ragione di  quel lascito quasi sacrilego!

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