martedì 22 maggio 2018

Italiani schiavi di psicofarmaci, Mattarella messo all'angolo

Due fra  rivelazioni e fatti inattesi hanno ieri colpito l'opinione pubblica.
 La rivelazione, a cura dello psicoterapeuta d'Italia, Matteo Salvini   che con il governo che sta per far nascere col compagno Di Maio, vuole che gli italiani siano più tranquilli, anzi felici e guardino al futuro con maggiore fiducia, eliminando l'uso eccessivo che ora fanno di psicofarmaci: 11 milioni di italiani fanno normalmente uso di psicofarmaci. Secondo le informazioni fornite a Salvini direttamente dal Ministero della Salute,  questi 11 milioni circa di italiani  che fanno regolarmente uso di psicofarmaci, sono la gioia solo delle case farmaceutiche che  sulla vita 'lunga e malaticcia' degli utenti fanno affari d'oro.
 Salvini, finissimo psicoterapeuta, non vuole togliere  di colpo gli psicofarmaci agli 11 milioni di Italiani che soffrirebbero di crisi di astinenza e, curiosamente, ne  richiederebbero e consumerebbero in quantità ancora maggiore, e forse la platea stessa dei consumatori attuali si allargherebbe: Italiani popolo di santi, navigatori, inventori, evasori e psicofarmaci dipendenti

 No, lui vuole eliminare alla radice le cause che costringono gli Italiani a far uso di psicofarmaci, per sopravvivere. Darà al paese serenità fiducia e speranza.

 Dall'identikit , fonte  ancora Ministero della salute della Lorenzin, del cittadino che consuma psicofarmaci,  risulta che di quegli 11 milioni,  la maggior parte erano elettori del PD che hanno votato Cinquestelle o Lega. E, perciò,  si presume che gli psicofarmaci hanno  avuto lo stesso  effetto terapeutico  del 'turarsi il naso' di montanelliana memoria,  al cospetto della cabina elettorale.

Mattarella sarebbe stato messo all'angolo da quei due giovinotti che, incuranti del galateo istituzionale, sono andati al Quirinale, ed hanno di fatto detto al Presidente della repubblica: governo di coalizione via libera, questo il nome del premier, questo  il programma e questa la lista dei ministri. Firma e mosca.
Giobbe-Mattarella per non dargli un calcio in culo alle due delegazioni e scaraventarle per le scale, conscio delle sue prerogative, ha ascoltato solo il nome proposto per il premier, e di esso, fatto assai inusuale, questa mattina ne sta parlando con i presidenti delle Camere, poi questo pomeriggio si recherà a Civitavecchia per salutare la nave diretta a Palermo per la Giornata della Legalità, un impegno già preso da tempo, e poi si vedrà. Se il Quirinale ha atteso ottanta giorni che i due si mettessero d'accordo e si spartissero il Paese, ora i due giovanotti potranno attendere qualche giorno, tanto per cominciare a capire come ci si comporta quando si hanno incarichi istituzionali.
 Certo i due sono lesti, lesti assai. Intanto Salvini ha candidato la sua dolce metà alla direzione generale in Rai, in attesa la fa ammirare dagli italiani, in procinto di mettersi a tavola ogni giorno.

Certo Mattarella, ora che i due giovinotti si sono messi d'accordo - quanto durerà? - non può mandarli a quel paese. Quindi il tempo che si sta prendendo serve solo per salvare la faccia e rimettere ordine nel galateo istituzionale che i due non conoscono. Non può far altro. Come nel caso in cui, invitando un ospite di riguardo - e i due sarebbero tali perché votati dal popolo - che a tavola  mangia come se fosse un animale, non può far altro che  star zitto; magari non lo inviterà una seconda volta, visto che non può dirgli cosa pensa di lui, facendogli notare che a tavola si sta secondo il galateo.

 Ma anche perchè, se non  accettasse - come potrebbe - il nome del premier, e la lista dei ministri e si mettesse di traverso sulla strada, per ora spianata, del governo, cosa potrebbe accadere? Un presidente contro il Parlamento.

 Avrà certo da ridire sui ministri. A cominciare dal nome per il ministero chiave dell'Economia, per il quale è stato proposto un professore  certamente di vaglia, Savona, ex ministro, ma che ha già 82 anni ed è contro l'Europa, ma che proposto da Salvini, sarebbe  anche gradito a Berlusconi con il quale, quand'era a Palazzo Chigi, ha avuto incarichi di peso. I due giovanotti sono matti!


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