lunedì 14 maggio 2018

Ancora su 'Ladri di biciclette' e la 'lucidatura' che gli avrebbe dato la Cineteca di Bologna. Non sarà una sòla rifilata ai francesi?

Ieri, se ricordiamo bene, nel riferire del Festival di Cannes in pieno svolgimento, il Corriere della Sera faceva riferimento alla sezione CLASSICS nella quale vengono ogni anno presentati i capolavori dei cinema di ogni tempo restarati in digitale e resi quindi immortali

 Quest'anno tocca a '2001. Odissea nello spazio', a due film di Ingmar Bergman, e, infine a 'Ladri di biciclette' 'TIRATO A LUCIDO' dalla Cineteca di Bologna.

 Sull'argomento abbiamo già scritto tanto, dopo che venne fuori la notizia del restauro del capolavoro di De Sica. Per il fatto che quello stesso film,  a sessant'anni dalla sua uscita, quindi dieci anni fa, fu restaurato in digitale, con la supervisione  dell'associazione 'Amici di Vittorio De Sica', presieduta dal figlio del regista, Manuel, e interamente  finanziato dal Casinò di Venezia.

 Quel film restaurato fu presnetato nella serata inaugurale dell'edizione del Festival del Cinema di Venezia del 2008,  dove anche noi avemmo la fortuna di vederlo,con grande risalto di pubblico e stampa internazionale.

 Nelle settimane passate abbiamo scritto anche all'Ufficio Stampa della Cineteca di Bologna. Finora non ci è giunta nessuna risposta, nonostante siano trascorsi già molti giorni.

 Anche per questo ci è venuto il sospetto che la Cineteca abbia utilizzato la versione  precedente, presentata a Venezia,  riprodotta su DVD (commercializzato dal Corriere della Sera, allegato al quotidiano nella primavera del 2009) ed anche in Blu Ray - ambedue  lodati per la qualità dalla critica cinematografica e tecnica.

 E allora che ha fatto la Cineteca? Se non ha imbrogliato, ci dica per quale ragione ha effettuato un    secondo restauro, altrimenti quel nostro sospetto diventerà certezza.


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