giovedì 5 aprile 2018

Publio Fiori, superprivilegiato dei vitalizi, è d'accordo sui tagli. Ma quali 'diritti acquisiti'? ( da una intervista, luglio 2017, su Repubblica.it)

ROMA - Publio Fiori, quanti anni è stato in Parlamento?
"Quasi trenta".

E il suo vitalizio è di 10mila euro?
"Confermo".

Quanto ci rimette con la riforma?
"Circa 4mila euro".

Quanto è dispiaciuto?
"Contento non sono, ma trovo questa legge giusta: è in linea con i valori che ho onorato facendo politica. Ma dev'essere il primo passo".

In che senso?
"Spero che il ricalcolo venga esteso a tutte le pensioni eccessive e nel contempo parta una grande operazione di perequazione per raddoppiare le pensioni minime".

Perché lei prende il doppio dei suoi colleghi avendo la stessa anzianità?
"Per l'attentato, ad opera delle Brigate Rosse, nel'77. Mi è stata riconosciuta un'invalidità del 65 per cento. In virtù della legge sulle vittime del terrorismo godo di un beneficio fiscale che fa aumentare l'entità della cifra ".

Non è incostituzionale intaccare un diritto acquisito?
"I diritti acquisiti non esistono. La Consulta lo ha ribadito in almeno dieci sentenze. L'irretroattività della legge è prevista nel codice penale, come rileva l'articolo 25 della Costituzione che però nulla dice invece sulle altre leggi".

Quindi si tratta di un argomento peloso?
"È una cazzata. L'ha detto anche Onida a Repubblica ieri: "Nessun diritto acquisito è intoccabile"".

Dovrà cambiare il suo stile di vita?
"Sono vecchio ormai, tra un po' avrò 80 anni, non ho grandi esigenze. Faccio ancora la professione, ma senza grandissimo impegno".

I risparmi con questa riforma saranno contenuti, dicono i suoi critici.
"Sì, è una riforma simbolica, ma rappresenta pur sempre un segnale. Mi sta bene se è un primo passo".

Quindi lei è d'accordo con i Cinquestelle?
"Questa legge dà vigore al loro populismo, ma vorrei che si battessero allo stesso modo contro l'evasione fiscale e le grandi ricchezze, che andrebbero tassate".

Lei è sempre stato un uomo di destra. Ha cambiato idea?
"Sono un cattolico di destra, popolare, che però sta più a sinistra della sinistra politica".

Per chi vota?
"Vorrei votare per un partito di centro, del popolarismo cattolico, ma non trovo più niente: la politica ha perso i contatti con le grandi questioni, con le grandi idee".

Per chi ha votato l'ultima volta?
"Per Renzi, ma mi sono sbagliato, non lo farò più. Non è riuscito a far ripartire la ripresa come aveva promesso, e ha svuotato del tutto il suo partito".

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