sabato 30 dicembre 2017

2017. L'anno che Donald Trump ci ha fatto vivere pericolosamente

Le ripetute immagini televisive di Donald Trump, serioso anzi accigliato, mentre firma importanti risoluzioni che avranno effetti nella politica anche mondiale e che, una volta firmati, mostra gongolante a tutti la sua firma gigante in calce - come uno scolaretto che muove i primi passi nella scrittura e che mostra alla maestra  quanto è stato bravo a scrivere le prime lettere su un foglio, per ottenerne un bravo! - difficilmente potranno dimenticarsi.

Perchè alcune di quelle firme, e nelle ultime settimane in numero sempre maggiore, stanno producendo effetti disastrosi nella politica mondiale.

Tralasciando le 'riforme' di Obama che in parte, una dopo l'altra, sta provando a cancellare, e fermandoci solo  alle sue decisioni scellerate in fatto di politica estera, vale fissare - a futura memoria - alcune sue prese di posizione recenti.

A cominciare da quella su Gerusalemme, dove ha dichiarato di voler fissare l'Ambasciata americana , spostandola da Tel Aviv. Decisione che ha dato fuoco - letteralmente -  in Medio Oriente ai mai sopiti contrasti tra Israeliani e Palestinesi, con i disordini che ne sono seguiti e che tuttora durano.

A nulla è valsa la decisa risoluzione ONU contraria  alla sua decisione che ha riguardato praticamente quasi tutti i Paesi, esclusi forse una decina; mentre ha impressionato la dichiarazione della sua rappresentante presso le Nazioni Unite. Letteralmente la rappresentante, minacciosa, ha detto: ce ne ricorderemo quando questi Paesi - praticamente tutti - chiederanno aiuto agli USA.

E tanto grave è apparsa la risoluzione di Trump da convincere  Papa Francesco ad intervenire, inneggiando alla vecchia inascoltata canzone: la pace in Medio Oriente regnerà solo quando riusciranno a mettersi d'accordo i due popoli, ciascuno con il proprio territorio riconosciuto; e poi Gerusalemme non è solo degli Israeliani.

Tralasciamo volutamente le dichiarazioni le  accuse che, da tempo, il presidente americano indirizza al dittatore nord coreano,  dal quale è immediatamente  e con la stessa moneta ricambiato, dando al mondo l' idea che  ambedue, si stanno comportando da irresponsabili e pazzi,  e che stanno giocando alla guerra, ignorando che la guerra non può restare ancora per molto solo una minaccia,  perché basta poco per farla scoppiare.

Per  incendiare ancora di più il mondo, Trump nelle ultime ore ha continuato  a fare dichiarazioni da irresponsabile seriale. Al governo di Teheran, il nemico eterno degli USA dopo l'accordo sul nucleare raggiunto con tanta fatica e la mediazione della UE, messo in difficoltà dalle manifestazioni di piazza contro il carovita, dalla repressione, e dalla povertà diffusa, ha mandato a dire che i governi non durano in eterno; e all'indomani della morsa del gelo che  sta mettendo in difficoltà l'America,  ha così ironizzato: quanto ci farebbe comodo ora un pò di quel riscaldamento globale che si vuole combattere. E solo per ribadire  che la disdetta dell'America degli accordi di Parigi è sacrosanta. Ignorante di un presidente che confonde la meteorologia con il clima.

E' ormai netta la sensazione che Trump, in molti casi, non sappia e con capisca quel che dice;  e che  nessuno possa indurlo a pensare. Non può certamente sua moglie, Melania, che il mondo percepisce come un manichino muto sul quale si appoggiano a ritmo incalzante vestiti sempre doversi, e neppure sua figlia, Ivanka, che sembrerebbe più avveduta del genitore, ma forse occupata, assieme a suo marito, soprattutto a curare gli affari (economici) di famiglia.

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