sabato 21 ottobre 2017

Un partito di sinistra (PD) ed il suo segretario (Renzi) non possono stare dalla parte dei banchieri, ma dei consumatori. Ma anche dei cattivi amministratori e dei ladri?

Ha ragione Renzi, ed il suo partito con lui,  quando dice che la sinistra non può stare dalla parte dei banchieri, ma da quella dei consumatori; e rivendica, con i decreti del suo governo, di aver salvato - il salvabile - dei risparmi dei piccoli investitori truffati ed imbrogliati dalle banche. E si spera che prosegua su questa strada.

 Ma del crac delle banche, compresa Banca Etruria, quella nella quale è stato Vice presidente il padre della sottosegretaria Boschi, Renzi ( Maria Elena Boschi) e il suo partito non possono incolpare  Visco e la Banca d'Italia per omessa o negligente vigilanza. Perchè, nel caso la Banca centrale fosse stata negligente, o quanto meno indulgente, verso i banchieri, non si può non ammettere che gli imbrogli e i furti, veri e propri, siano stati perpetrati dai banchieri a danno dei consumatori e risparmiatori, non da Bankitalia.

 E allora perchè quella mozione di sfiducia - in seconda battuta ridotta a 'lecita espressione di parere o di critica' - nei confronti di Banca Italia e del governatore Visco, alla vigilia della scadenza del suo mandato, quando tutto lasciava prevedere che sarebbe stato riconfermato dal Governo e dal Presidente Mattarella?

 C'entra qualcosa in questa accelerazione di sfiducia la sottosegretaria Boschi che, a detta del Fatto Quotidiano è l'estensore materiale di quella mozione, definita da molti atto irresponsabile e forse anche  vendetta personale della Boschi contro Visco, a causa della Banca del papà?

Può una giovane sottosegretaria creare problemi ad una delle istituzioni più prestigiose e di garanzia del nostro paese? Perchè adesso, dopo quella mozione di sfiducia, ogni cosa  riguardante la Banca d'Italia ed anche il suo prestigio internazionale potrebbe essere messa in discussione..

Se il Governo e Mattarella confermassero Visco, lo metterebbero in una situazione di vulnerabilità, nella quale, dato il suo ruolo non potrebbe tirare avanti a lungo; se non lo confermassero, tutti direbbero che Governo e Mattarella sono stati ostaggio della 'zarina', la vendicatrice Boschi, assecondata da Renzi che, pur scalzato dal suo trono, continua a regnare per mezzo di Gentiloni.

 Una lettura 'benevola'  ed 'annacquata' della mozione, con la quale si intende discolpare la Boschi da una responsabilità che Lei evidentemente ha più di tutti, la considera come il modo per non farsi scavalcare dai Cinquestelle che hanno presentato analoga mozione di sfiducia  per Visco e la sua riconferma.

 Come se ne esce? Non è facile immaginare una via di uscita. Al momento onorevole soprattutto per Visco il cui mandato scade fra pochi giorni.. Mentre una via d'uscita che rimetta ordine  ed equilibrio fra i poteri ci sarebbe se la si volesse percorrere: Maria Elena Boschi riconosce  il suo tragico errore e si dimette, subito, senza attendere neanche un minuto.
La Commissione parlamentare indaga svelta sul crac, ascolta Visco, legge i documenti che la Banca d'Italia le ha fornito a prova della sua non omessa vigilanza - e quindi discolpa sia il Governatore che Bankitalia - e condanna, anche in solido, i veri responsabili. Fra i quali c'è anche il padre della sottosegretaria Boschi, a questo punto ex.

Solo dopo, Bankitalia ed il suo Governatore - anche Visco, perchè no -  potrebbero tronare a svolgere con autorevolezza il loro ruolo di vigilanza e  di garanzia, nazionale ed internazionale. Ma la Boschi, a quel punto, deve essere già partita per una lunga vacanza.

Nessun commento:

Posta un commento