giovedì 5 ottobre 2017

Scendiamo in piazza per difendere l'identità dei 131 Licei musicali italiani, ai quali si vuole TOGLIERE UNA DELLE DUE ORE DI STRUMENTO SETTIMANALI

La 'buona scuola' dell'attuale governo,  inaugurata con quello precedente - di Renzi, per intenderci - è anche questo: la riduzione, a seguito di una nota del MIUR della ministra Fedeli - una delle tante ministre non laureate, come ha stigmatizzato ieri il capo dell'OCSE in Italia, dove il numero dei laureati è inferiore a quello di tutti gli altri paesi europei -  che riduceva di un'ora l'insegnamento del 'primo' strumento. Un'ora sulle due settimanali previste, che nel corso dell'anno fa una trentina di ore in meno e, detto in soldi, 350 insegnanti in meno, ad onore e gloria della "buona scuola".
 Non c'è bisogno di essere del mestiere, né di militare in qualche sindacato 'arrabbiato' - ammesso che ve ne siano ancora fra quelli organizzati - per capire che la nota maledetta della Fedeli è un'assurdità. in un liceo , ad indirizzo musicale, si taglia una per settimana , una delle materie 'qualificanti', e cioè lo studio dello strumento. La quale, viene sostituita - udite, udite - con una lezione in cui gli allievi, a due a due, uno suona e l'altro lo ascolta. Ci vuole del genio per una simile proposta, e la Fedeli, e con Lei il responsabile della formazione artista, di genio evidentemente ne hanno da vendere.

 Per questo, oggi alle 17, in 23 città italiane, 'da Catania a Bergamo' -  come ha scritto La repubblica -
i cittadini sono invitati a scendere in piazza a manifestare  per il diritto sacrosanto di una scuola professionale , i Licei musicali che in Italia sono 131, li istituì quell'aquila di ingegno che fu la Mariastella Gelmini, nel 2010,  e lì allocò in molte città che avevano già il Cnservatorio (una furbata pazzesca!),  ad avere le materie specifiche e in numero sufficiente per garantire l'efficacia formativa.

Quella nota della Fedeli, emessa per avere un qualche risparmio - quasi sempre si intende risparmiare in  settori  strategici, come la scuola, che meriterebbero, invece, sempre maggiori risorse - oggi contestata, è stata sospesa dal TAR del Lazio, a sua volta il Ministero è ricorso al Consiglio di Stato che le ha dato ragione, sospendendo la sospensiva del TAR (oggi il Consiglio di Stato dovrebbe far conoscere le ragioni della sospensiva della sospensiva). Il 10 di questo mese, poi, si dovrebbero conoscere le ragioni della sospensiva del TAR.  E magari, dopo, la Fedeli ricorrerà nuovamente al Consiglio di Stato ecc... Il solito giochino fra categorie interessate e pubbliche istituzioni, della spola, a ripetizione, fra TAR e Consiglio di Stato.
 E' questa la 'BUONA SCUOLA'?

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