mercoledì 4 ottobre 2017

Conflitto di interessi n.3: Antonio Di Pietro e Bobo Craxi in MDP

Notizia fresca fresca: due nemici dichiarati come Bobo Craxi, figlio di Bettino, di professione 'consulente' ( de che?), e Antonio Di Pietro, ex magistrato e fondatore del partito 'Italia dei valori', di gloriosa memoria, si sono trovati, ambedue ad aderire a MDP, il partitino fondato dai fuorusciti dal PD, Bersani e Speranza, per opposizione 'personale' alla segreteria Renzi, perchè MDP - hanno dichiarato - è il partito più vicino alla mia storia politica, ha dichiarato Bobo; perchè me lo chiesto D'Alema - il convitato di pietra di MDP  - ha detto Di Pietro.

Senonchè i due, che sono per la storia personale come il topo ( Craxi) e il gatto ( Di Pietro), si sentono a disagio a convivere, per cui Bobo che i suoi principi ideologici e morali non intende abbandonare,  sta meditando di ritirarsi da MDP, perché lui con Di Pietro che ha inquisito, condannato e, indirettamente contribuito anche all'esilio di suo padre, non intende convivere, neanche in una situazione  abbastanza poco impegnativa come un movimento politico.

In questo caso il conflitto di interessi di Bobo Craxi non sta tanto nella convivenza conflittuale con Di Pietro, quanto con il lavoro che Bobo Craxi dovrà trovarsi per sopravvivere, anche se la sua permanenza negli anni in Parlamento potrebbe avergli dato diritto alla pensione, magari non da oggi, e nel frattempo  potrebbe lavorare alla fondazione (ne esiste una? ) intitolata a suo padre, o, nella ipotesi più vicina che un lavoro non lo trovi,  svernare ad Hammamet, nella casa paterna. Il conflitto da sanare perciò non è tanto quello con Di Pietro, bensì con un lavoro vero  che lui non ha mai svolto

Potrebbe così finire una storia nella quale un' altra esponente della famiglia, sua sorella Stefania che, vivo suo padre, ma aiutata dai vari ministri socialisti, fondava e mandava avanti la società 'Italiana produzioni' ( corposi finanziamenti il ministro socialista De Michelis le procurò per due ricerche imprescindibili delle quali tutti avremmo potuto fare a meno: i tratturi nel sud italia, e la lingua italiana nel racconto della nostra arte, anche musicale, agli stranieri. All'epoca denunciammo dalle pagine di Piano Time quello sconcio!) e poi l'amico Berlusconi, riconoscente, assunse in Forza Italia, affidandole perfino il sottosegretariato agli esteri.

 Ora è venuto il momento che i due rampolli Craxi si cerchino un lavoro vero, l'Italia  anche  per riconoscenza nei confronti di Bettino verso il quale negli ultimi anni s'è comportata malissimo, ha dato loro già tanto, forse troppo. Sanino perciò, quanto prima il loro unico vero conflitto di interessi: quello con un lavoro.

 

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