mercoledì 4 ottobre 2017

Conflitto di interessi n.1: Enrica Laterza - Salvo Nastasi

Notizia di questi giorni. Enrica Laterza, giudice della Corte dei Conti notissima, preposta alla vigilanza sugli 'enti' (pubblici) potrebbe diventare alla fine di quest'anno la Presidente della Corte. Fino ad oggi, nonostante il suo delicato incarico e qualche parentela forse ingombrante, nessuno ha avuto da ridire su di lei. E così sarà sicuramente in futuro, anche promossa ed eletta Presidente della Corte.

Non molti sanno - o lo sanno tutti? - che la giudice Enrica Laterza è la madre di Salvo Nastasi, attuale vice segretario generale della Presidenza del Consiglio e Commissario per Bagnoli,  per volere di Renzi, dopo essere stato per oltre una decina d'anni il gran manovratore del Ministero della Cultura, dove si sono insediati uno dopo l'altro ministri senza competenza alcuna e quindi bisognosi di un suggeritore. Del tutto disinteressato come Salvo Nastasi?

Ricordiamoci che Nastasi  ha fatto numerosi danni al sistema musicale in Italia, prima di traslocare anche con quel suo algoritmo bestiale ( l'ultima sua trovata prima di abbandonare via del Collegio romano, per insediarsi nel vicino Palazzo Chigi, da dove comunque qualche occhiata al ministro Franceschini sembra continui a darla ), che ha decimato tante istituzioni, medie piccole e qualcuna anche grandicella  ( senza parlare dello scandalo del comportamento del ministero nei confronti dell'Orchestra Verdi di Milano) sparse sul nostro territorio, con anni di lavoro meritorio.

Un esempio che riguarda il passato che, se fosse passato sotto la lente di ingrandimento della giudice Laterza, lo avrebbe sanzionato. Ne siamo certi. Quando era commissario al Teatro San Carlo con il quale il suo ministero era stato, in quel periodo, di manica larga finanziando anche una tournée inutile ma costosa negli USA, Nastasi si inventò un Museo dell'Opera che fece allestire ed aprire, affidandone la cura a sua moglie  Giulia Minoli, figlia di Giovanni e di  Matilde Bernabei, evidentemente in cerca di lavoro, come ogni giovane in Italia. Con la sola differenza che Nastasi per trovar lavoro a sua moglie può anche inventarsi ex novo un museo, mentre nessun altro italiano preoccupato per un figlio disoccupato può fare altrettanto, non avendo la disponibilità di soldi pubblici, come Nastasi.

Giulia venne fatta scappare da Napoli quando lo scandalo venne alla luce, e probabilmente ora non pensa a cercarsi altro lavoro, essendole sopraggiunto quello di mamma. (Auguri sinceri anche al papa! noi sappiamo quanto l'arrivo di un figlio o di un nipotino, come nel nostro caso, possa cambiare la vita di un adulto).

La storia di quel museo deve far riflettere, anche perchè il suo gemello veronese sembra navighi in cattivissime acque, perché costoso ed inutile. A Napoli le cose vanno diversamente? Nessuno parla, neppure la sovrintendente Purchia, di Nastasi fedelissima,  da lui sostenuta ed imposta anche contro il parere del sindaco partenopeo.

Per tornare al conflitto di interessi - che ovviamente è solo sulla carta e nella nostra testa - la presidente Laterza, quando dovrà fare la sua annuale relazione, non farà un Euro di sconto,  neanche al ministero  dove suo figlio è al vertice dirigenziale, perchè quando si tratta di giustizia, non c'è figlio o parente che tenga.

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