venerdì 15 settembre 2017

Serena Bortone ad AGORA' (Rai 3). La poverina, al solo sentire il nome di Céline, ha detto: non ce la posso fare

Da molti anni va in onda su Rai 3 Agorà, trasmissione quotidiana del mattino condotta fino all'estate scorsa da Gerardo Greco. Ed ora, invece, da Serena Bortone.

L'altro ieri si esaminava, in concomitanza della discussione in Parlamento, la legge presentata da Fiano, riguardante le misure da adottare contro  l'apologia di fascismo, in evidente crescita nel nostro paese, e non per scopi goliardici, come qualcuno  sostiene.

Nella discussione il discorso è ovviamente caduto anche sui segni che l'epoca fascista ha lasciato nel paese, architettonici, artistici e di altro genere.  Qualcuno ha rievocato la sparata di qualche anno fa della Boldrini, alla quale non piaceva che sull'obelisco del Foro Italico comparisse ancora la scritta DUX. Anche a Fiano, la lettura sui  monumenti di 'dux' o del nome Mussolini, dà fastidio, e fosse per lui li farebbe cancellare, però - come ha dichiarato - quella non era la priorità del momento.

Ma il discorso, fatte salve le misure di contrasto che riguardano ovviamente il presente, si è esteso a tutti i campi: dall'arte alla letteratura oltre che all'architettura ed alla scultura, i cui segni , importanti, sono ancora visibili nel nostro paese.  E, del resto, ragionevolezza vuole che non si possa pensare di abbattere, ad esempio, l'immenso patrimonio architettonico lasciato dal fascismo, nel nostro paese fra i più importanti ed ammirati, solo perché eretto in quell'epoca. Sarebbe da pazzi. Né distruggere materialmente ogni testimonianza, comprese quelle letterarie dell'epoca risolverebbe qualcosa. Con la memoria storica occorre fare i conti, e i conti non si fanno distruggendola.

Alla conduttrice qualcuno ha fatto notare come in quell'epoca - che non faceva eccezione, RISPETTO ALLE ALTRE, solo  perché al potere c'era Mussolini, in Italia, e  Hitler in Germania  - ci furono  scrittori e poeti di rinomanza mondiale. Cosa si dovrebbe fare nei confronti della loro opera, bruciarla come in un celebre film? Anche l'opera di Céline, le cui simpatie per il fascismo sono chiare e dichiarate,  ma che è tuttora ritenuto uno dei più grandi scrittori, andrebbe bruciata e cancellata per sempre? Cosa pensasse a riguardo la conduttrice Bortone, l'ha stupidamente rivelato quando ha detto, troncando ogni discorso: Non nominatemi Cèline, non ce la posso fare!
Stendiamo un pietoso silenzio

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