domenica 28 maggio 2017

Papa Francesco dice che occorre creare lavoro e Donald Trump subito lo crea

Tutti a dargli addosso al povero Donald, quello che viaggia sempre con un nido di quaglie in testa, che gli americani hanno scelto come presidente. Vedrete, appena metterà il naso fuori dalle Mura vaticane, le belle parole del Papa -' che non dimenticherò mai', come ha dichiarato - se le scorderà, relegandole nell'album dei ricordi. E, invece, non solo non le ha dimenticate, ma le ha messe in pratica, almeno quei consigli, regole di vita, che Papa Francesco ha cercato di inculcargli, trovando terreno fertilissimo.

Ieri mattina il Papa, parlando agli operai dell'ILVA di Genova ha ribadito che la vera dignità  per l'uomo si realizza con il 'lavoro per tutti' e non  con il  'reddito per tutti'- come certe sirene, proprio dai mari liguri, vanno insinuando.
Non sono passate che pochissime ore dalle dichiarazioni del Papa, che Donald, come il più fervente dei cristiani  le ha fatte sue, dalla base americana di Sigonella, che aveva scelto come pulpito per parlare al mondo, piuttosto che quello di quei quattro gatti riuniti, comodamente, al San Domenico di Taormina.
Sono il più fervente dei cristiani - anche cattolici - perchè al termine di questo viaggio nel vecchio continente e nei paesi arabi- ha detto con tono solenne e sottolineando le singole parole - porto in America nuovo lavoro per '100 miliardi circa di dollari', a seguito di una grande commessa dell'Arabia saudita per armamenti. Che importa, sempre di lavoro si tratta!

Il Papa gli aveva anche detto che nell'azione di governo tutti devono fare la loro parte. Pronto Trump che si è fatto giurare dai partners europei, riuniti a Bruxelles nell'Alleanza atlantica, che verseranno nella cassa comune il dovuto. Altrimenti - ha aggiunto,  sempre a Bruxelles - come faccio a mettere in pratica l'impegno che ho assunto con il Papa di creare sempre più lavoro? Naturalmente anche qui si tratta di gonfiare le spese militari, facendole pagare  proporzionalmente a tutti gli Stati aderenti, e non, come è accaduto sinora, lasciando sulle spalle dell'alleato USA, il peso maggiore.

Altri due o tre  consigli - da quel che è trapelato- il Papa ha dato a Trump, l'uomo che viaggia sempre con il nido di quaglie in testa. Occorre lentezza e ponderazione nelle decisioni, gli ha detto.
 Lui non ha potuto spiegare ai  componenti il G7 durante le due giornate di Taormina, che quei  ripetuti ritardi alle sedute comuni, erano dovute al supplemento di riflessione richiesto dalle importanti decisioni da assumere, secondo il consiglio di Francesco. Il quale, però, ha capito e lo ha assolto, a distanza, con i poteri che solo il Papa ha,  da tutti i peccati precedenti, non confessati al Papa ma immaginabili facilmente, a cominciare da quello di essere stato  rispettoso e accondiscendente in eccesso alle richieste delle donne, nel corso della sua vita.

Poi, appellandosi alla sapienza popolare, Papa Francesco gli ha detto di 'non andare con lo zoppo...', perchè potrebbe cominciare a zoppicare anche lui. E Trump, da Taormina, non ha aspettato un solo minuto, per rispedire in America, lontano, il marito della sua diletta Ivanka, sua figlia, perchè sospettato di affari illeciti. Trump non vuole avere  al suo fianco uno che zoppica; non tanto - come gli ha detto il Papa - per non correre il pericolo di zoppicare anch'egli, ma perchè Trump, conoscendo il suo buon cuore, per non far pesare solo su suo genero l'handicap, potrebbe mettersi, per carità cristiana, a zoppicare anch'egli.  Come si vede, Trump dei consigli del Papa segue non solo la lettera ma anche lo spirito.

E, infine, se qualcuno osa criticarti e tu sei nel giusto, non ti curare di lui, ma guarda e passa, gli ha consigliato in conclusione Francesco. E Trump, come si è vistosamente notato, nelle sedute di Taormina, mentre parlava Gentiloni e forse qualche altro leader mondiale, non volendo ascoltare sirene incantatrici che potevano portarlo sulla 'cattiva strada', non si è messo l'auricolare, che gli avrebbe fatto arrivare  i vari messaggi diabolici (migranti,clima soprattutto) nell'unica lingua che lui conosce, la sua, mentre non consce quella di Gentiloni, e cioè l'italiano. Lingua che - sia detto per inciso - sua moglie, Melania conosce  insieme ad altre cinque, Lei che è una cattolica osservante e poliglotta.

L'unico consiglio papale che Trump non sembra finora aver praticato è quello sull'ambiente e sul clima. Ma ha promesso che  parlerà entro una settimana. E vedrete che la sua decisione sarà 'papale, papale'.

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