lunedì 29 maggio 2017

Orchestra 'Senzaspine'. C'è anche questa in Italia. Risiede a Bologna, nel Mercato 'sonato'

Scoprire che in Italia, da oltre cinque anni, è attiva un'orchestra di giovani musicisti, al disotto dei 35 anni, che si chiama 'Senzaspine' e che risiede ed opera nel cosiddetto 'Mercato sonato', a Bologna, è stata una piacevole sorpresa. Lo abbiamo scoperto leggendo, per diversa ragione, il programma dell'Amiata festival, della coppia Chiesa -Baglini .

L'Orchestra è stata fondata da due giovani musicisti, direttori di professione, nella stessa città in cui Abbado aveva fondato la sua Orchestra 'Mozart' che ora, pur fra mille difficoltà, promette una resurrezione o rifondazione dopo la morte del celebre direttore e il suo scioglimento forzoso, in un paese come il nostro dove,  un'iniziativa se non ha un personaggio famoso che la promuova e sostenga, è difficile sperare che nasca e  duri nel tempo

Quel singolare nome - spiegano i direttori/fondatori - fa riferimento più che alle rose, che senza spine non se ne conoscono ancora, al fatto che 'la musica non punge'. Il gusto per il pittoresco fantastico in Italia è sempre vivo e pronto a manifestarsi in ogni occasione  e per qualunque circostanza, come questa.

Della nostra orchestra, fino ad oggi non avevamo letto neanche una riga sui grandi quotidiani che solitamente leggiamo ogni giorno. Neppure una riga, per cui la sorpresa  è stata ancora più grande. Abbiamo anche scoperto che essa è attiva dal 2013 (tiene i suoi concerti solitamente nei teatri Manzoni e Duse di Bologna) e che, attualmente , nonostante, così fresca di istituzione, goda già del sostegno del Ministero di Franceschini - come e cosa ha fatto? - e si alimenta dell'entusiasmo dei giovani componenti, anche questa una costante fra i giovani musicisti anche quando fossero maltrattati e sfruttati. Fra i quali abbiamo scoperto militare anche una nostra ex allieva al Conservatorio dell'Aquila, la flautista Annamaria Di Lauro, uscita anch'ella dalla scuola assai prolifica del prof. Rossi.

 Alla 'Senzaspine', che ora seguiremo con attenzione, auguriamo anche molte rose, per il futuro, perché se 'son rose fioriranno'...  e le spine non faranno poi tanto male!

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