martedì 16 maggio 2017

Non c'è più religione e neanche mafia 'ndrangheta e camorra. E la Fraternita della Misericordia si mette in affari e si adopera per farle risorgere

A dispetto della dolcezza del nome 'C.A.R.A' , con cui si chiama un Centro di prima Accoglienza per Richiedenti Asilo in Italia, come è quello calabrese di Capo Rizzuto,  con la classica retata di una potente cosca calabrese, ma anche di un esponente religioso e del dirigente di una cosiddetta 'Confraternita di Misericordia' (le società di mutuo soccorso e di carità l'Italia è piena, sorte nel nostro lontano passato, con lo scopo di recare aiuto ai bisognosi ed ai pellegrini) è emerso il grande giro di affari che sulla pelle dei migranti, facevano malavitosi, religiosi e personalità del cosiddetto terzo settore, il settore del volontariato, lucrando su contributi europei di una certa consistenza.  Più di un centinaio di milioni di Euro in pochi anni, un terzo dei quali circa è finito nelle casse della malavita, il 10% dei trenta milioni direttamente nei conti del parroco di quel centro attraverso il capo della Confraternita della Misericordia, cosiddetta.

Tutti insieme, stretti da un patto di 'mutuo soccorso', per fottersi soldi, per fottere le istituzioni nazionali e comunitarie e per fottere anche e  più di tutti i migranti, stipati in quel centro in condizioni davvero pietose  dove venivano somministrati pasti che,  ha detto il procuratore Gratteri, a capo dell'inchiesta e della retata,  non si danno neanche ai maiali.

Questo malaffare è andato vanti per alcuni anni, senza che nessuno prima ne denunciasse l'esistenza. Nella medesima inchiesta il clan calabrese incriminato - che è poi quello che faceva affari più degli altri con la complicità del religioso e del 'volontario' - ha messo le mani anche altrove, attraverso una società di vigilanza: su una grande catena di distribuzione internazionale, LIDL, e perfino sul Tribunale di Milano. Dove, colmo dei colmi, la società di vigilanza privata che aveva vinto l'appalto, era riconducibile al clan mafioso. Quando la Boccassini l'ha scoperto s'è sentita naturalmente più rassicurata e protetta. Perché, a seguito del benché minimo incidente, il clan avrebbe potuto perdere l'appalto e non avere più quella postazione privilegiata di ascolto dei movimenti e delle inbchieste del tribunale milanese.

L'avevano detto che ormai mafia 'ndrangheta e camorra erano quasi scomparse, perchè sconfitte e debellate dallo Stato e dalle forze dell'ordine (l'inchiesta l'ha dimostrato!); che la Chiesa s'era votata al bene comune, sulla spinta del recente straordinario 'Giubileo della Misericordia' indetto da Papa Francesco (che sembra ormai l'ultimo ed unico esponente religioso che si appella e pratica la misericordia cristiana) e che noti esponenti del terzo settore, proseguendo nella loro missione caritatevole, considerata la scomparsa di mafia, 'ndrangheta e camorra,  si adoperavano per aiutarle a risorgere.

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