martedì 30 maggio 2017

Franceschini 'mezzodisastro' e pasticcione

L'attuale ministro della cultura, 'mezzodisastro' Franceschini, ha dovuto correre ai ripari facendo inserire nella cosiddetta 'manovrina' un articoletto che abroga quanto lui stesso aveva stabilito  anni fa, quando era sottosegretario alla presidenza del consiglio, relativamente alla possibilità che candidati non italiani potessero prendere  parte a selezioni internazionali banditi nel nostro paese per incarichi attinenti al suo ministero. Franceschini aveva stabilito che detti incarichi erano riservati a candidati italiani. Poi due anni fa aveva bandito una selezione internazionale per i direttori di una ventina fra musei e siti archeologici. Li aveva prontamente nominati, dopo la decisione della commissione presieduta a un altro pasticcione come lui, Paolo Baratta (come  ha messo in evidenza la recente sentenza del TAR, che ha definito 'magmatica' l'azione della commissione). Ed ora la sentenza del TAR, tanto discussa, ma rispettosa della legge, li ha dimessi ( per ora solo uno, ma il ricorso si sarebbe potuto estendere anche agli altri sei nominati) e Franceschini trovandosi 'nella merda' - come si direbbe a Roma - nella 'sua stessa merda' è corso ai ripari per il futuro. E, pr il presente, se la manovrina nel frattempo passerà in Parlamento può anche essere che il Consiglio di Stato cui s'è rivolto Franceschini ne tenga conto, nella sua decisione sulla sentenza del TAR,

Ma i pasticci di Franceschini non si fermano alle nomine dei direttori stra ieri. E' venuto alla luce un altro pasticcio che dura da più anni, almeno una decina e che lui non ha risolto, cancellandolo . Riguarda i giovani lavoratori della Biblioteca nazionale di Roma, a Castro Pretorio. I cosiddetti scontrinisti una nuova tragica, per la sua condizione, categoria di lavoratori che va ad aggiungersi ai 'forneristi'( dal nome della ministra Fornero: che si sono trovati senza lavoro ed anche senza pensione perché non hanno ancora l'età), agli 'intermittenti', ai 'disoccupati' ai 'senza lavoro che non lo cercano neppure', ai lavoratori 'a tempo determinato', ai lavoratori 'in nero' e via dicendo. Gli scontrinisti sono così chiamati perché alla fine del mese ricevano  400,00 Euro, presentando SCONTRINI non inferiori, semmai superiori (ma sempre 400,00 Euro ricevono) a tale compenso stabilito per legge 'capestro'.
 Fra tali scontrinisti, senza i quali anche la Nazionale resterebbe chiusa, ve ne sono alcuni che per la raccolta disperata di scontrini, onde ottenere il compenso miserevole, si adoperano da oltre una decina d'anni. E Franceschini, che dice di tenere tanto alla cultura, che fa? Franceschini, che fai? Trovi il modo di sanare questa assurda situazione, trovi i soldi necessari, come ha trovato i 18 milioni per ricostruire l'inutile platea lignea al Colosseo.

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