sabato 22 aprile 2017

Rai. Nessuno tocchi le star

 Fermi tutti, serrate le file. Non scappate, mamma Rai vi ama ancora e per dimostravi quanto, allarga ancora  i cordoni della borsa.
 L'allarme sulla fuga delle star dalla Rai è rientrato. Il CDA nei prossimi giorni sposerà il 'parere' espresso dal Ministero dell'Economia, per bocca del sottosegretario Giacomelli, e tutto resterà come prima.

Anche alle star che provengono dal giornalismo, non si applicano, ha spiegato Gicomelli, le stesse regole dei giornalisti in piena attività, perché da tempo anche quelli che provengono dal giornalismo hanno sottoscritto contratti della categoria dello 'spettacolo', in base ai quali pagano anche regolarmente l'Enpals, e non più l'Inpgi - che anche per questo è in crisi nera.

E la Antonellona Clerici? può dormire sonni tranquilli: Lei - come è evidente - dà spettacolo ogni giorno davanti a piatti fumanti e calici  profumati, se poi scrive ricette per quasi tutti i giornali la colpa non è sua perché lei comunque non è una giornalista ma una mancata cuoca, e per questo la Rai la paga come le star del momento: i grandi chef. Se poi lei assaggia soltanto è irrilevante.

Fabio Fazio che  aveva già minacciato di voler produrre in futuro i suoi spettacoli - era uno degli éscamotage per eludere il tetto dei compensi - e financo - lo ha scritto qualche giornale - che avrebbe potuto anche lasciare la Rai, e già stava trattando con La 7 -  Cairo sarebbe così fesso da dargli quello che gli dà la Rai -  ci ha ripensato, ma non forse alla sua volontà di autoprodursi. Non si sa mai, dovessero di nuovo attaccarlo in futuro.

Le star contano, lo sa bene anche Giletti  che  porge una sua ragione speciale. Ogni trasmissione più che per il format si identifica con il protagonista, come ad esempio, l'Arena con la sua faccia. Senza di quella anche una trasmissione di successo non avrebbe più lo stesso appeal per il pubblico, ma anche per la pubblicità - è la minaccia velata, ora neppure necessaria. Anzi, da ex giornalista di razza, avanza una proposta, non pro domo sua, e cioè che gli alti dirigenti della Rai, che amministrano un bilancio annuo di 2 miliardi di euro circa, non possono essere pagati secondo il tetto. Insomma in Rai mi dai una cosa a me (lo stesso compenso), ed io ti dò una cosa a te (l'aumento del tuo).

L'unica pietra dello scandalo è Lucia Annunziata, che ha fregato tutti sul tempo, riducendosi il compenso, per rientare nel tetto dei 240.000 Euro. e che forse ora si  sarà pentita amaramente; salvo  che la Rai  non le imponga di tornare al compenso stabilito per contratto. Povera Lucia! Le toccherebbe la stessa sorte di tanti paperoni,  gratificati da vitalizi principeschi, i quali, pur volendo come hanno spesso dichiarato i più falsi, non possono rinunciarvi. Sono costretti a percepirli, lo prescrive la legge.

Dunque le star restano in Rai, i compensi non si toccano, il palinsesto del prossimo autunno è salvo, e perfino Carlo Freccero, scontento sempre di tutto, questa volta può dichiararsi soddisfatto.

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