martedì 25 aprile 2017

Fratelli d'Italia ( Canto degli Italiani) inno nazionale PROVVISORIO da 70 anni. E poi ci lamentiamo se non lo cantano tutti

Nella rubrica della posta, sbrigata da Paolo Conti, sulle pagine dell'inserto romano del Corriere, un lettore si lamenta per lo spettacolo, che definisce indecente, al quale ha assistito involontariamente nei giorni scorsi a Piazza san Silvestro, in pieno centro a Roma. Ricordiamo solo che quella Piazza un tempo deturpata dai capolinea di numerose linee tramviarie, è stata trasformata negli anni scorsi da Paolo Portoghesi, al tempo di Alemanno sindaco, in una vera piazza ( confessiamo che non l'abbiamo ancora vista, pur abitando a Roma), con alberi e panchine (mantenendo forse, del vecchio arredo, solo i cessi sotto il piano stradale).

Il turista italiano in visita a Roma ha raccontato che c'era un concerto della Banda dell'Aeronautica, che in apertura ha suonato, come di prammatica, l'Inno nazionale, cioè a dire Fratelli d'Italia. Delle oltre cento persone presenti nella piazza, che sedevano o bivaccavano, solo quattro o cinque si sono alzate in piedi, le altre hanno proseguito nelle loro attività e chiacchiere come se nulla fosse. E forse poco più delle quattro o cinque persone hanno accompagnato col canto il suono della banda. Ma questo il turista non lo annota.

Scandalo: ma come si ascolta l'Inno nazionale, al quale il presidente Ciampi  ha dedicato tanta attenzione, come se si ascoltasse  un motivetto di Pupo o dei Pooh, anzi con minore partecipazione e nessun rispetto?

Il turista sa che la polemica  su come ascoltare, e se cantarlo o meno, l'Inno nazionale divampa da qualche anno, da quando ci si  accorse che i calciatori non lo cantavano (perchè non lo conoscevano, mentre ora devono aver seguito un corso accelerato per impararlo) e come loro anche molti politici, i quali di seguire un corso accelerato per impararlo se ne fottono letteralmente.

Perchè scandalizzarsi se  da oltre settant'anni Fratelli d'Italia, assunto dal primo governo italiano nel 1946, PROVVISORIAMENTE come inno nazionale è ancora nella stessa condizione? E cioè nella condizione di 'inno nazionale provvisorio' ( a differenza del tricolore che è la 'bandiera italiana per legge'), perchè le 17 legislature che si sono da allora succedute non sono mai riuscite a fare un decreto per renderlo definitivo? Non si venga a dire che si è ancora nell'imbarazzo della scelta tra Fratelli d'Italia e Va pensiero, anche se il celebre coro verdiano disegnerebbe assai meglio la condizione miserevole e di schiavitù nella quale il popolo italiano vive da tempo, disamorato sfiduciato e, a differenza degli ebrei che lo cantano nel Nabucco, senza speranza  di cambiamento reale.

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