domenica 9 aprile 2017

Cinquestelle a Ivrea. Parole parole parole... come 'il futuro è presente'.Voltagabbana all'appello

"Noi vogliamo oggi commemorare Gianroberto Casaleggio, ad un anno dalla scomparsa, e nessuno tenti di rubricare questo nostro incontro come la 'leopolda grillina'; il nostro non è un incontro politico". Parola di Luigi Di Maio. No, per carità, e chi ci pensava? E Davide, figlio di Gianroberto, rincara la dose sul filo della ben nota canzone di Mina:" il  futuro è presente"... "non c'è vento che sospinga l' immaginario che non sa dove andare".

Sì, il Movimento, con Grillo apparentemente defilato che guarda e scruta i presenti, e Davide Casaleggio, per diritto ereditario, assurto a nuovo profeta del movimento - ma lui cerca solo di dare una mano al Movimento, anche attraverso la piattaforma 'Rousseau'', come va dichiarando - ad Ivrea fa le 'prove generali' di una futura presa del potere. E non poteva farle da solo; oltre gli osservatori ostili, vi sono anche  e soprattutto osservatori amici - disinteressati, per loro  ammissione - fino al prossimo venturo, ma imminente, cambio di casacca, per salire, 'uomini nuovi', sul carro del vincitore.

Ammesso che vincano, come purtroppo molti sono propensi a pensare,  e noi a temere, per il vuoto di idee, riempito con slogan privi di consistenza e contenuto pratico e che, comunque, starebbero meglio in bocca a papa Francesco che non deve governare il nostro paese, alle prese con tagli alla spesa, con leggi finanziarie da lacrime e sangue, immigrazione, dissesto  e corruzione ecc... ecc...

Pensare il futuro, come vanno predicando, secondo molti osservatori è necessario, per supplire alla mancanza di reali prospettive e progetti per il presente. Come si fa allora ad affidare loro il governo del paese?

Cosa pensano poi gli intellettuali  accorsi in massa ad Ivrea? De Masi propone una ricetta messianica - meno lavoro più ozio, non rendendosi conto che non c'è bisogno che arrivino al governo i grillini per realizzarla, perché di fatto il lavoro è sempre meno, e la costrizione all'ozio conseguente ed inevitabile - senza accorgersi che è già in avanzato stato di realizzazione.

Noi di questo nuovo movimento di sognatori, avventurieri, incapaci a governare - nessuno di loro l'ha mai fatto (si vuole ripetere il tragico caso di Roma con la Raggi?) - i quali vogliono imparare, cominciando dal governo del paese, facendone fare a noi tutti le spese, NON CI FIDIAMO.

Nessun commento:

Posta un commento