venerdì 21 aprile 2017

Annettere o disconnettere? Questo è il problema per Roma e Milano

Fitch abbassa il rating sull'Italia a causa della 'timidezza' del governo nel proseguire sulla strada delle riforme e dell'instabilità politica, ma anche per  la mancata riduzione del debito. Ma il vero problema italiano, a dispetto delle apparenti valutazioni 'a distanza' dell'agenzia di rating, è ANNETTERE o DISCONNETTERE.  Solo a seguito delle decisioni  su tale problema, Ficht - ha già fatto sapere - tornerà a riconoscere all'affidabilità italiana la tripla A.

A Roma  il Comune è in guerra con il Governo sulla configurazione giuridica del cosiddetto 'Parco archeologico del Colosseo'. La Raggi lo vuole per sè, annesso al Comune, Franceschini invece no; a Milano si discute sull'autonomia della Lombardia, sulla disconnessione cioè dall'Italia, come vorrebbe Maroni che su tale questione ha già indetto un referendum, fissandone la data al prossimo 22 ottobre (costo una cinquantina di milioni di Euro: spiccioli per le casse della regione più ricca del paese).

Insomma c'è chi lo vuole connesso (Parco archeologico del Colosseo) e chi disconnessa (Regione Lombardia, alla quale potrebbe unirsi anche il Veneto, sotto l'unica bandiera della Lega. Perchè? Per rivendicare buona amministrazione, dimostrata già nei fatti o per mettere le mani su qualche tesoretto? Nel caso di Roma,  il Comune reclama lo sbigliettamento del Colosseo che produce annualmente una cinquantina di milioni di Euro circa; e  la Lombardia, l'amministrazione diretta delle entrate tributarie, senza che queste debbano fare un lungo giro, passando prima per Roma, che  ci fa la cresta, prima di tornare in Lombardia?

 A Bergamo, dove ieri è stata data notizia del referendum 'separatista' ( ma solo amministrativamente, perché comunque si vuole restare in Italia!!!!), Giorgio Gori ( che ebbe l'appoggio di Renzi quando si candidò a sindaco di bergamo, e che si candiderà a governatore della Lombardia) ha fatto sapere che voterà sì al referendum, preannunciando che sua moglie Cristina Parodi, passerà a lavorare a Telelombardia,  che potrebbe assumere la denominazione transitoria di 'Telemarroni'  in omaggio al tribuno separatista, lasciando la Rai .  A Roma, al contrario, tace la combattiva Michela Di Biase, moglie di Franceschini e capogruppo PD in Campidoglio, combattuta se sposare la tesi del suo maritino oppure dare man forte alla Raggi che s'è già assicurata perfino l'appoggio di Fassina, antigovernativo ad oltranza.

Perchè tanta passione politica per la  questione se annettersi o disconnettersi  nel primo o nel secondo caso? Per rivendicare,  annettendosi o disconnettendosi, una migliore amministrazione? La Raggi potrebbe vantare una amministrazione migliore di quella che garantirebbe il Governo? E disconnettendosi, la Lombardia altrettanto, di deturpazione e pèerfino di crollo magari organizzando un altro Expo, fra qualche anno, senza i soldi del governo centrale?

Se la Raggi adducesse questa ragione - ma non lo fa - vorrebbe dire che ha la faccia di bronzo. Una amministrazione che fa acqua da tutte le parti, che ha ridotto la città nello stato pietoso che è sotto gli occhi di tutti, può  convincere che il Colosseo lasciato nelle sue mani  eviterebbe  ogni pericolo e sarebbe custodito come si custodisce il gioiello di famiglia?
 E Maroni  potrebbe assicurare i suoi cittadini che la Lombardia sarebbe meglio amministrata, finalmente libera dagli scandali che solo l'assoggettamento al governo centrale ha prodotto in questi anni- secondo il suo pensiero distorto?

La verità vera di questa lotta fra autonomie e governo centrale ha un diverso fine in ambedue i casi: mettere le mani sul malloppo, senza che nessuno garantisca preventivamente  per un migliore suo uso.
 E i cittadini dovrebbero fidarsi?

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