venerdì 17 marzo 2017

Di Battista e Di Maio incitano alla violenza. Cesare Lanza, da 'La verità', scommette sul loro futuro al governo

Il Senato che non vota la decadenza del giornalista Minzolini - come del resto ha fatto il giorno prima con il Ministro Lotti non approvando la mozione di sfiducia - ha fatto un vero e proprio 'colpo di Stato', un 'atto eversivo'. A seguito del quale non ci si può lamentare se le manifestazioni di piazza sfociano anche in atti violenti - ed  ha accennato anche ai prossimi scioperi,  quello dei Taxi ad esempio.

E' questo il succo del discorso che ieri Di Maio ha tenuto, dopo l'assoluzione di Minzolini, avendo al suo fianco Di Battista il quale, come tutti i replicanti  che conosciamo bene dai salotti televisivi, ad ogni affermazione dell'aspirante premier, annuiva vistosamente compiaciuto.

Nella stessa giornata di ieri, ma prima di tale discorso, a braccio  'di ferro' ,di Di Maio, Cesare Lanza dalla sua rubrica sul neonato quotidiano 'La verità', si lanciava spericolatamente in difesa dei Cinquestelle - in special modo della coppia al governo, in pectore, Di Maio e Di Battista - sui quali scommetteva non solo che andranno al governo -  fatto assodato da sondaggi ed umori -  ma che sicuramente governeranno bene.

Lanza, come la mette con il caso Raggi? Troppo sveglio e forte di esperienza, per farsi cogliere in castagna Lanza, il quale dichiara che lui non si è fatto arruolare nella schiera dei denigratori della sindaca, il cui governo delle città a lui va bene e a nessun altro, oltre Di Maio e Di Battista - battezzati rispettivamente. 'di mejo' niente, e che 'batosta'  - e forse neanche a loro.
Cesare Lanza spera di avere un posto dai possibili futuri governanti? I quali per ora guardano alle stelle, almeno a quelle cinque avute in  dotazione dal comico fondatore, per farsi indicare la retta via che non hanno ancora individuato per raggiungere il governo delle  città loro affidate.

 Fossimo in Cesare Lanza, con riverenza parlando, non scommetteremmo neanche un centesimo sul buon governo cinquestelle di Di Maio e Di Battista. Su quello della Raggi, inutile ostinarsi a darle credito e tempo. Ancora?

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