lunedì 27 febbraio 2017

Natalia Aspesi è una gran signora

Sabato, dopo aver letto l' articolo di Natalia Aspesi sulla Rai e sul calmiere dei compensi applicato anche alle star ed agli artisti (li chiamano tutti così, ma sarebbe da fare una bella cernita all'interno della categoria!) abbiamo scritto il post che riproduciamo nuovamente qui sotto. Al termine del quale  segnalavamo come solo Lucia Annunziata avesse dichiarato da subito che Lei anche con il calmiere resterebbe in Rai. Mentre nessun altra delle star superpagate con denaro pubblico - altra bella differenza con le altre tv - ha seguito il suo esempio. Noi invitavamo proprio quelle star a dichiarare, come hanno fatto spesso a pancia piena, il loro amore incondizionato alla Rai, che considerano una azienda molto diversa da tutte le altre. Finora si sono dette solo preoccupate delle sorti future della Rai, se il calmiere venisse applicato. Ma forse si riferivano alle sorti future del  loro conto in banca.

Diteci, allora, se resterete a casa di 'Mamma Rai' , qualora dovesse essere applicato anche a voi il calmiere. Dovete dirlo ora, perché tutti devono conoscere il vero volto di coloro che hanno voluto dar ad intendere a tutti,  fin quando sono stati ben pagati, che per loro quel lavoro era una specie di 'missione'. Ora che fanno, anzi che farebbero in caso il calmiere dovesse toccare anche le loro tasche? Interromperebbero la 'missione' o si rivelerebbero per quello che sono?

Campo Dall'Orto ieri, attrvaerso Repubblica, con garbo - sottolineato anche dalla Aspesi - ha risposto punto per punto alla lettera della giornalista. La quale oggi lo ringrazia ed avanza la stessa proposta da noi formulata già sabato. E cioè: star superpagate fateci sapere che farete, ditelo ora, non lasciate da sola la Annunziata, l'unica che ha già detto che Lei comunque resterà in Rai.

Alla Aspesi è sfuggita solo una  cosa: fare il nostro nome visto che il post nel quale avanzavamo la proposta da Lei oggi ripresa appariva  in rete subito dopo la voce Wikipedia che la riguarda e che, molto probabilmente, avrà anche letto. Se non l'ha fatto può farlo anche ora.




Natalia Aspesi, la papessa del giornalismo, noi l'abbiamo spesso attaccata, anzi lo abbiamo fatto, puntualmente, ogni anno, in occasione della sviolinata pesarese in onore dei Mariotti, una discendenza in odore 'rossiniano' che va dal patriarca, sovrintendente, al figlio direttore, alla nuora cantante e agli altri due figli: la figlia sua assistente, e il figlio occupato nell'ufficio stampa. E continueremo a farlo fino a quando Lei non smetterà di agitare il turibolo incensatorio nei loro riguardi.

Però se poi in altre occasioni, che non sono poche, si dimostra quella che è, e cioè una giornalista di razza, beh, allora siamo al suo fianco. Come nella provocazione, sacrosanta, che proprio oggi ha fatto alla Rai, in occasione del dibattito sul tetto dei compensi da estendere o meno anche a presentatori ed artisti. Sarebbe l'occasione propizia, in  Rai  - ha scritto la Aspesi - per mandare a casa tante vecchie glorie che ormai fanno giornalismo e spettacoli stantii e cercare giovani sostituti, eredi di quelle glorie polverose,  ma costosissime. Non ha fatto nomi, ma a noi sono subito venuti in mente , ad esempio, quelli di Augias o Angela, e via scendendo in funzione dell'età ed anche dei compensi spropositati. Sui quali anche sarebbe opportuno riflettere indipendentemente dall'applicazione o meno dei tetti stabiliti per legge.

Strano, molto strano che alcuni che sarebbero eventualmente toccati dal calmiere si sono levati a difendere la Rai che così, a loro dire, potrebbe perdere i pezzi da novanta, la cosiddetta argenteria di famiglia che costa sì, ma fa anche guadagnare. Accanto a loro anche le rappresentanze dei giornalisti ed il CDA. Siamo sicuri che giovani bravi, ma scovati dalla Rai e non imposti dagli agenti, farebbero perdere pubblico ed anche pubblicità?

Tutti in difesa della Rai, ma nessuno ci ha detto se se ne andrà dalla Rai qualora il temuto calmiere fosse introdotto. Sarebbe interessante che lo dicessero,  che lo dicessero ora, quando ancora il calmiere non c'è e non si sarà se verrà esteso anche a loro.
Solo Lucia Annunziata ha detto che lei, anche con il calmiere - che ridurrebbe di molto il suo compenso - resterebbe al suo posto. E gli altri, perché non ripetono il mantra tante volte ripetuto in tempi di vacche grasse, che ancora durano, e cioè che la Rai è un'altra cosa?

Siamo sicuri che, appena introdotto il calmiere, si aprirebbe il tvmercato,  e che  le televisioni, che negli anni hanno visto dimezzati gli introiti, metterebbero le mani in tasca per tirar fuori contratti milionari? Sono finiti i tempi belli. Sono finiti in tutte le aziende di comunicazione, a cominciare dai giornali quasi tutti in crisi, in perenne ristrutturazione, con alcune testate che sembravano scoppiare di salute e che, invece, tolto il coperchio dalla pentola, sono apparse sull'orlo del fallimento - vedi Il Sole 24 Ore. Anche le aziende radiotelevisive non se la passano bene. Che senso avrebbero, altrimenti, i trasferimenti minacciati da Roma a Milano per alcune loro redazioni e produzioni, se non quello del 'risparmio'?

Insomma aderendo all'invito della Aspesi, la Rai cominci a fare vere selezioni per cercare giovani leve da mandare in video ( e intanto cerchi già autori nuovi, senza i quali anche i  bravi presentatori farebbero un buco nell'acqua!) e nel frattempo, tolti i vegliardi che farebbero bene a riposare, tutti gli altri ci dicano se andrebbero via o meno, da Fazio a Baudo, ad Insinna a Conti alla Clerici a Giletti ad Angela (Alberto, già basta in Rai; il padre è di troppo) e a tutti gli altri, NESSUNO ESCLUSO. Finora conosciamo la decisione di restare della sola Annunziata. E tutti gli altri?

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