martedì 14 febbraio 2017

Gentiloni,Berdini: pensino a lavorare. Non è lo stesso ammonimento che il Governo fece al sindaco Marino? Si sa come andò a finire

La lettera pubblicata dall'assessore Berdini, sull'organo del partito che lo ha cooptato in giunta - Il fatto quotidiano, per chi non si fosse ancora accorto - ha prodotto l'unica reazione possibile nella sindaca Raggi. All'assessore autodefinitosi 'coglione' ma che ora recita magnificamente la parte del 'patetico', la sindaca, in attesa di cacciarlo a calci in culo non appena trova un sostituto, ha replicato: ma dove trova il tempo per fare interviste con tutto quello che c'ha da fare? Pensi a lavorare, la nostra pazienza ha un limite.

Ed ha ragione. perchè abbandonata la tesi del complotto, sempre invocata da chi commette un grave errore a sua insaputa, e perciò ancora più grave ed irresponsabile per un amministratore pubblico, Berdini, come qualunque amministratore attaccato alla poltrona, fa sapere alla sindaca che Lui è ancora disponibile a lavorare al suo fianco per il bene della città.  Al fianco di una 'incapace totale e strutturale'. circondata da un 'banda di facinorosi', che 'promuove un funzionario con il quale ha una 'liaison sentimentale'? Berdini, Berdini... sei patetico. Dimettiti prima che la Raggi ti faccia dimettere, per il bene della città.

L'invito a lavorare rivolto dalla Raggi a Berdini fa il paio con un altro ascoltato ieri nella direzione del PD, rivolto a Gentiloni, premier 'in odore' di Renzi.  Il quale ha detto che la fine della legislatura non rientra nelle competenze e responsabilità del segretario di un partito, sapendo di mentire, a causa delle sue mire sfrenate di tornare sulla poltrona che Gentiloni gli sta tenendo in caldo. Tutti ieri, senza eccezione, hanno dichiarato che loro lavorano per il Paese, ma poi tutti hanno eccepito su molti punti che la dedizione al bene del paese,  avrebbe consigliato di non tirare in ballo.

E a chi non l'avesse capito durante la direzione PD, ieri sera dalla Gruber, l'ha spiegato chiaramente Cuperlo: la legislatura è giunta al capolinea. Ma come, non doveva Gentiloni lavorare fino al compimento naturale della legislatura, avendo davanti a sè molti problemi urgenti? Sì, ma Cuperlo ha dato a Gentiloni lo stesso consiglio della Raggi a Berdini: lavori, non si curi d'altro.

Il fatto che quell'invio, prima di questi giorni, già un'altra volta è risuonato a Roma- glielo rivolse il Governo di Renzi al sindaco Marino e  si sa come andò a finire - dovrebbe far riflettere.


P.S. Berdini, un attimo prima che lo facesse la Raggi con il classico calcio in culo, si è dimesso.
 E così anche Berdini, dopo Marino, ha confermato la nostra opinione sull'invito a lavorare. Adesso sinceramente noi ci auguriamo che non tocchi anche a Gentiloni, perché questa volta, a differenza dei due precedenti casi, quando la città di Roma ci ha guadagnato dalle due dimissioni, il Paese ne soffrirebbe.

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