lunedì 2 gennaio 2017

Relazioni farlocche di un cronista inattendibile del Concerto di Capodanno da Venezia nel 2016 e 2017

2016. Titolo: A Capodanno La Fenice vola troppo basso. Dal tenore sostituito al repertorio più cupo di Verdi, quest'anno il concerto non ha funzionato.
2017. Titolo: La Fenice brilla nel rito laico del Concerto di Capodanno. Venezia guida un appuntamento sempre più diffuso.

2016. ...la bassa marea eccezionale che affligge in questi giorni la città...
2017.     non si fa cenno alla bassa marea che anche quest'anno affliggeva Venezia

2016. Quest'anno anche il vostro cronista lagunare, deve alzare le mani e arrendersi. Vienna vince per cappotto. Sarà stata la cifra jettatoria (13. esima edizione del concerto veneziano, ndr)... un direttore ottimo professionista ma poco a suo agio con il repertorio italiano (si trattava di James Conlon, direttore musicale dell'Orchestra sinfonica nazionale della Rai di Torino, ndr ), una scelta dei brani difficile da capire, ma quasi tutto è risultato moscio e soprattutto abitudinario...
2017. Felice la scelta di chiamare a dirigere Fabio Luisi, genovese, 58 anni, direttore principale a Zurigo e New York, prossimo direttore del Maggio Fiorentino... la lunga consuetudine con l'opera italiana si è percepita nelle sensibilità al fraseggio nella sottigliezza con cui ha accompagnato i cantanti...

2016. Il concerto è decollato quando il soprano americano Nadine Sierra, dopo aver proposto 'o mio babbino caro'... (si parla di 'buttarsi in Arno'), l'invocazione  finale è 'vorrei morir': fuori contesto, l'aria è tristissima...
2017. 'O ridatemi la speme o lasciatemi morir', canta Elvira.. con quest'aria Rosa Feola si è presentata al pubblico... la quale ha tecnica, stile, estro, non ancora la drammaticità necessaria per i ruoli dei soprani belliniani...

2016. Stefano Secco, tenore lirico, esagera, anche con gesti scenici che credevamo ormai defunti...
2017. Il tenore John Osborne  ha pochi colori e poco fraseggio, però gran voce...

2016. Una ridotta pattuglia del corpo di ballo della Scala... zompi zero ( secondo la teoria di Vittoria Ottolenghi, ndr) alla dimensiome verticale, si è preferita  l'orizzontale...
2017. Le spiritose e coerenti coreografie ...

2016. Ci si può consolare:il concerto di Natale dalla basilica di Assisi trasmesso da Rai 1 è andato anche peggio, perchè alla scelta bislacca degli artisti e delle musiche (come accade anche a Venezia, per le musiche ndr), si è aggiunto un trionfante cattivo gusto.
2017. Per qualità della direzione orchestrale, scelta del repertorio ( assai simile a quello dello scorso anno, ndr), snellezza e precisione della regia televisiva e dei testi introduttivi, ambientazione delle coreografie una delle edizoni migliori delle 14 finora proposte dal teatro veneziano...

E la sviolinata conclusiva, sui vertici della Fenice: che fra i teatri è "il numero uno oggi in Italia nel rapporto tra quantità, qualità,gradimento di pubblico,curiosità della programmazione,equilibrio di bilancio".

 Noi una spiegazione, fornitaci da addetto ai lavori, sul capovolgimento  dell'opinione del cronista sul concerto veneziano da un anno all'altro, quando molti degli elementi citati sono i medesimi per i due anni esaminati, l'abbiamo. Ma è un'opinione , che  esponiamo timidamente, nel timore che il nostro informatore si sia  sbagliato.
 L'anno scorso il cronista aveva forse da togliersi qualche sassolino dalle scarpe, come si dice, o qualche conto da regolare con il teatro veneziano, con il quale intrattiene anche rapporti di collaborazione; quest'anno, dopo la ramanzina a seguito del suo resoconto 'troppo negativo per essere vero e disinteressato', del Concerto del 2016, come atto riparatore, ha  cambiato radicalmente le sue idee sia sul programma del concerto che sulla sua riuscita. Passando dal 'volare troppo basso' al 'brillare' della Fenice.
 A fronte di tale capriola cronistica, resta il dato sconfortante del considerevole calo del pubblico  in tv: meno 400.000 telespettatori da un anno all'altro.

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