mercoledì 18 gennaio 2017

EMERGENZA.Tutti contro i soccorsi. Ma voi affidereste a coloro che non sanno neppure riparare le buche in città...

Che lo facciano i giornali è normale anzi necessario. Che segnalino cioè le criticità dei soccorsi in casi di assoluta emergenza, senza fare sconti a nessuno, perchè se inefficienza c'è stata, piccola o grande, colpevole o involontaria, va comunque segnalata per porvi rimedio, è naturale. E che lo faccia un giornale come 'Il fatto quotidiano', prima e più di ogni altro, è perfino superfluo notarlo: nella sua bassa foliazione è ovvio che i problemi occupino la totalità dello spazio. Su quelle pagine non si vede mai uno spiraglio di luce nei tanti tunnel segnalati.
 Lo fanno anche gli altri giornali, naturalmente,  ma questi danno anche atto alle forze dell'ordine  degli sforzi che si stanno facendo nelle zone critiche - zone di 'guerra', a tutti gli effetti -  per rimediare alla duplice emergenza delle proibitive condizioni meteo e del concomitante terremoto che è tornato a farsi sentire con scosse abbastanza forti, superiori al quinto grado della scala Richter.
 E dunque i giornali stanno facendo il loro lavoro e devono continuare a farlo.
 Ma le forze politiche di opposizione non possono parlare a vanvera, e meno di tutti i Cinquestelle.
 Come possono criticare l'inefficienza dei soccorsi - non si dimentichi che all'indomani dei terremoti di agosto ed ottobre, tutti indistintamente avevano dato atto alle forze dell'ordine ed alla Protezione civile di essersi mosse  con grande professionalità - coloro che in tempo e zona di 'pace' , come sono tante città che  in questi mesi non hanno vissuto emergenze come terremoti e clima difficile - vedi Roma - che non riescono a riparare le buche stradali,  raccogliere e smaltire rifiuti, pulire i tombini che ad ogni pioggia più forte si intasano creando laghi artificiali in molte zone della città, togliere le foglie dalla strade? Tutte operazioni che in zone e tempo di 'pace' sarebbero anche facili ma che i nostri penstastellati non sanno fare. E allora chi si fiderebbe di  affidare a loro il governo dell'emergenza?
 Di Maio chiacchiera e la Raggi resta al suo posto, nonostante tutto...

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