mercoledì 4 gennaio 2017

Diego Armando Maradona, in 'fuori gioco' al Teatro San Carlo?

Si stanno esercitando in molti questi giorni  nella discussione sulla opportunità di uno spettacolo che ha per protagonista Diego Armando Maradona, previsto tra breve nello storico Teatro di San Carlo a Napoli. Nella città che non lo ha mai tradito e rinnegato neanche nei momenti bui, durante e dopo la sua straordinaria esperienza calcistica.
 Portabandiera degli oppositori che vedono nel palcoscenico 'offerto' (ma a pagamento: il teatro dovrebbe ricavarne 60.000 Euro circa, non sono tanti ma sono destinati alle attività 'educational' del teatro) a Maradona un oltraggio alla storia e all'identità del San Carlo, è l'ex sovrintendente del Teatro, Canessa, che negli ultimi anni di attività post pensione (egli è stato anche giornalista) quando è stato consulente 'musicale' del Senato (il Senato ne aveva davvero bisogno?) pagato profumatamente, ha 'profanato' anch'egli l'Aula del Senato (alla cui profanazione pensano assai spesso i senatori medesimi!) facendovi suonare  una musica che solo lui e forse nessun altro riteneva degna di essere suonata lì dove dovrebbero ascoltarsi, nelle rare occasioni musicali , le 'eccellenze' italiane'. Nessuno gridò allo scandalo, figuriamoci Canessa che ne era l'artefice consapevole.
 Se ci si vuole fermare a parlare di profanazioni reali o opinabili, i casi da includervi sarebbero tantissimi, in ogni tempo - ma specie oggi - ed anche in ogni luogo.
Ma anche a limitarci a parlare di Maradona,  noi pure saremmo dell'idea che  il fuoriclasse del pallone - ma anche di altro, bene non dimenticarlo - stride con il San Carlo, perchè non c'entra nulla. Ed anche perchè negli anni di sua permanenza a Napoli  in Teatro non sarà entrato neppure una volta. Ma se ci entra ora, che la sua carriera è bella che terminata ma infiamma comunque ancora i cuori dei napoletani, che ci salga su quel palcoscenico non ci farà stracciare le vesti. Lui vi entra per una breve prova, fa lo spettacolo voluto da un napoletano doc, Siani e dalla sua casa di produzione e, finta la recita, paga e se ne va.
Da questo passaggio il Teatro San Carlo  verrebbe  profanato,  ed avrebbe bisogno di una riconsacrazione?
 Ma allora quante altre volte il Teatro andava riconsacrato quando è stato derubato dai suoi stessi inquilini, commissariato e  finito nelle cronache giudiziarie, e nessuno si è stracciato le vesti, nessuno ha protestato, e riconsacrazione non si è fatta?
 Del resto basta chiedere all'ANFOLS - l'Associazione nazionale che riunisce le Fondazioni liriche - per sapere che diversi palcoscenici di storici  teatri sono stati in passato offerti a presenze non congrue, dalle macchine di alta gamma, alle sfilate di biancheria intima ed altro ancora, e nessuno ha gridato alla scandalo. A noi interessa sapere che, una volta finita la sceneggiata, i suonatori  vanno via, mettendo tutto a posto e lasciando un pò di soldi - quanti? quanti ne vale l' importanza ed il prestigio del teatro -  nelle casse del teatro. Forse occorrerebbe ragionare sulla congruità del prezzo pagato per quella serata:60.000. A noi sembran pochi


Nessun commento:

Posta un commento