venerdì 6 gennaio 2017

All'assessore e vice sindaco Luca Bergamo la biblioteca storica del Burcardo non interessa?

Chi dice Burcardo dice 'storia del teatro italiano'. Nella storica biblioteca,  alle spalle del Teatro Argentina a Roma, è conservata la memoria storica del nostro teatro.
 La biblioteca è di proprietà della SIAE che paga per quei locali un affitto al Comune di Roma, che negli ultimi anni il Comune, ora retto dalla Raggi e dall'Assessore alla (ri)crescita culturale, Bergamo ha aumentato al punto di diventare, a parere dell SIAE non più sostenibile. E perciò... alla fine di questo mese la biblioteca dovrebbe sloggiare da quei locali. E finire dove?
 Noi, inguaribili ottimisti, pensiamo che, alla fine, Bergamo riuscirà a far ragionare il Comune - concesso che gli interessi il valore storico e culturale della biblioteca, anche in funzione della (ri)crescita culturale che, gli sta tanto a cuore, e a farlo recedere dall'intimazione dello sfratto, accettando una vera mediazione sull'aumento dell'affitto dei locali.
 Si tratta di una biblioteca, assessore, vorremmo dire a Bergamo - alla Raggi no, perchè lei non sa neppure cosa sia il Burcardo - sperando che poi lui riferisca alla direzione del patrimonio immobiliare del Comune intercedendo e dando tempo alla SIAE di ragionare sull'affitto  e trovare una soluzione.

Il Comune , prima di procedere a sfrattare la storica biblioteca conosciuta in tutto il mondo e notissima fra gli studiosi e le università italiane, dovrebbe rendere conto ai cittadini dell'esito definitivo dell'indagine avviata - o solo accelerata, secondo alcuni - da Tronca sugli  immobili del Comune dati in affitto a persone ed enti che non ne avevano diritto ed a prezzi scandalosamente fuori mercato.
 Ha fatto scalpore lo sfratto della storica sezione del PD da via dei Giubbonari, ma quello è stato un atto dimostrativo; vogliamo sapere se tutti gli immobili, dopo anni ed anni di indagini ed inchieste, ora sono  affittati a prezzi equi e solo a persone ed enti che ne hanno diritto.
Dopo che questa operazione, di cui - ripetiamo - non si conosce l'esito, verrà completata, allora si potrà anche bussare alla SIAE per domandarle un adeguamento dell'affitto per la biblioteca del Burcardo . Solo allora.  Senza,però, dimenticare che trattasi di una biblioteca preziosissima per gli studiosi e per la storia del teatro italiano. Salvo che non si trovi un benefattore disposto a venire incontro alla SIAE, per  il pagamento dell'affitto aumentato.
 In ultimo, se anche questa possibilità dovesse sfumare, allora deve pensarci la SIAE e provvedere, trovando una nuova sistemazione -  sebbene dannosa per gli studiosi che ormai conoscono quella sede alla spalle del teatro Argentina. Perchè la SIAE che dal teatro e dallo spettacolo dal vivo in generale trae la sua ragion d'essere ed anche i suoi introiti - se è ben amministrata, come speriamo che lo sia dal figlio di Caterina Caselli, erede dei Sugar - può far fronte alle spese della Biblioteca del Burcardo.
 Metta una tassa sui diritti degli artisti milionari- e ve ne sono. Che sarà mai, in confronto, l'affitto del Burcardo?

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