sabato 12 novembre 2016

RAGGI di follia che investono anche GRILLO

Oggi i giornali sono pieni di invettive contro la Raggi che sta lì immobile senza assumere mai decisioni, e, nello stesso tempo, delle sue più recenti inattese e folli e balzane decisioni, ancora solo proposte, che forse era meglio evitare.
L'assessore Berdini rispolvera l'idea della Funivia alla Magliana, e la Raggi quella della Formula E (Macchine da corsa elettriche) all'EUR, per i vantaggi dell'indotto ma soprattutto perchè  non inquinano, dice la Raggi. Mamma mia che sensibilità ecologista! Naturalmente è tutto solo in mente Raggi, tutto da vedere, per ora si tratta di un insano pensier dal sen sfuggito. Proprio così, di concreto non c'è nulla .

Anche sull'altro fronte scottante di questi giorni, quello del restauro, della riapertura e del progetto artistico del Teatro Valle (sul quale Emilia Costantini del Corriere sta facendo una campagna battente giornliera), l'assessore alla Ri-Crescita culturale, Bergamo, mena come la sua sindaca il can per l'aia, nello stesso tempo in cui dichiara essere la riapertura dello storico teatro una priorità. Ci vogliono ancora mesi prima di definire ogni cosa e fare il bando per l'affidamento dei lavori; nel frattempo, il tetaro, chiuso da due anni, va sempre più in malora.

Ma l'uscita più esilarante l'ha fatta Grillo che forse in un museo non ci è mai più entrato dagli anni della scuola e dunque non ne conosce neanche  l'ubicazione che ha invitato Papa Francesco a pagare al Comune di Roma l'affitto per i Musei Vaticani. A digiuno anche della più elementare geografia politica nazionale, nons a che i Musei Vaticani, opere custodite  e sede inclusa, sono nello Stato della Città del Vaticano , ed esclusiva sua proprietà. Poi, spernacchiato, si è corretto, ma non per dire una cosa sensata, che avrebbe potuto anche dire.
 E cioè che i Musei vaticani rendono allo Stato italiano quanto nessun altro museo italiano, per l'indotto procurato dal flusso giornaliero di visitatori. Senza che in cambio domandino nulla allo Stato italiano. Il quale non riesce ad imparare neanche quando il buon esempio è a portata di mano.

Infatti, proprio oggi, combinazione, il Corriere ( a firma Paolo Conti) presenta un volume in uscita, con la prefzione di Paolucci che dei Musei è il direttore,  che racconta la cura con cui i capolavori vengono custoditi: con una manutenzione GIORNALIERA  che evita ai Musei Vaticani interventi a posteriori  per sanare i danni che la mancata  manutenzione preventiva e giornaliera altrove - diciamo: nel resto d'Italia - procura.
 Ecco per questo doppio favore - indotto e cura dei capolavori - Grillo avrebbe dovuto ringraziare il Vaticano, correggendo quella sua  gaffe da analfabeta.

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