mercoledì 16 novembre 2016

Bob Dylan e il Nobel: prima senza parole ed ora senza vergogna

Come definire Bob Dylan, il  beniamino dei contestatori  che gli svedesi del Nobel hanno voluto incoronare, attribuendogli, fra molte contestazioni, il premio per la letteratura, se non un grande maleducato, doppiamente tale?
 Quando si  è diffusa la notizia del suo Nobel, per una quindicina di giorni successivi, s'è dato alla macchia, facendosi vedere in localacci di quarta categoria, dove ama molto spesso esibirsi, e rispondendo solo dopo un paio di settimane con frasi di circostanza ma idiote, come quella che la notizia del Nobel lo aveva lasciato senza parola, la quale cosa era accaduto anche a  numerosissimi altri, dopo aver appreso la notizia - per cui il suo lungo silenzio.
 A dargli del maleducato, ma anche a contestarne il Nobel c'era stata anche un'altra profetessa della contestazione, convertita, con l'età, alla buona educazione: Patty Smith.
 Ora ha fatto sapere a Stoccolma, che lui il prossimo 10 dicembre non potrà ritirare il premio dalle mani del re di Svezia, perché ha altri impegni assunti precedentemente. E Stoccolma, per non subire per la seconda volta e sempre dalla stessa persona,  ancora un inatteso ed immeritato affronto, s'è affrettata a dire che non è la prima volta che un premiato, per qualche ragione, non ritira personalmente il premio. Ma forse, anche Dylan il contestatore maleducato, farà ritirare da persona incaricata la consistente dote in denaro : 900.000 Euro.
 Se volesse lavare  questa doppia onta verso il Nobel e verso il mondo della letteratura che per il premio assegnato a Dylan s'è sentito quasi offeso, si decida a devolvere interamente quella bella somma ad una causa umanitaria.
 Ma forse la sua maleducazione non si spingerà fino a quel punto.

P.S. E infatti ha fatto sapere agli organizzatori del Nobel che il prossimo anno, a primavera, sarà a Stoccolma per un concerto e nell'occasione ritirerà il premio e i 900.000  Euro che costituiscono la sua, non indifferente, dotazione economica. Bravo Bob!

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