venerdì 16 settembre 2016

Sulla scalinata di Trinità dei Monti - chiusura o non chiusura notturna- interviene anche Vittorio Sgarbi

Il quale, Sgarbi, precisa che la proposta di Bulgari di chiuderla di notte non  è quella del padrone che per averla restaurata, crede di poter disporre del monumento. Non, non è così, Bulgari che ha sborsato la cifra necessaria al restauro, conoscendo bene ciò che avviene a Roma in offesa a tanti monumenti, non rispettati, anche perché non custoditi e vigilati, teme che nel giro di poco tempo la scalinata possa tornare ad essere quella di prima, soprattutto con il favore delle tenebre, con i gesti e gli sfregi di scalmanati ed incivili.
 Anche lui, Sgarbi, non crede alla vigilanza. Non si vigila di giorno sui monumenti anche i più celebri, come il Colosseo, come si può pensare che chi governa destini alla scalinata anche solo una coppia di vigilanti di notte?
 E, per ovviare alla installazione della inferriata, magari di plexigas, trasparente, come quella che ora protegge la scalinata in attesa di inaugurazione, per non scontentare nè quelli che confidano  nella vigilanza, nè quelli che insistono per  la chiusura notturna, indica una terza soluzione: far pagare un pedaggio a chiunque l'attraversi, magari solo 1 o 2 Euro.
E magari -  questo Sgarbi non lo dice  ma forse lo pensa - con dei tondelli in alto ed in basso, dai quali i barbari, sempre in agguato e sempre pronti a colpire, passeranno, scavalcandoli, e senza pagare. Portoghesi e saltatori dei tondelli di accesso alle linee della Metropolitana, dovrebbero insegnare qualcosa.

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