lunedì 26 settembre 2016

Giornali e tv ci rimandano immagini della Scalinata di Trinità dei Monti in pericolo costante

Prosegue l'attenzione dei media sulla Scalinata di Trinità dei Monti, dopo l'accesa discussione sulla vigilanza di giorno e, per lo notte, della cancellata. Esclusa la cancellata, antidemocratica secondo governanti ed opinionisti ' alla moda' e 'populisti', tutti sperano in queste ore, immediatamente seguenti alla inaugurazione della scalinata dopo il costoso restauro, che per un pò almeno, vandali e incivili la risparmino.
Intanto si rispolvera un  regolamento del 'regno' Veltroni impartito ai vigili con il quale si elencavano i divieti  relativi all'uso della scalinata. Divieti che naturalmente nessuno ha osservato mai, se la scalinata è stata ridotta nelle condizioni pietose in cui si è detto e scritto in queste settimane, per invocare maggiore vigilanza, sanzioni per coloro che  non osservano le regole  e per la notte l'erezione di una cancellata come mezzo estremo di dissuasione per quanti intendono offendere la scalinata monumento, sfregiandola.
 No ci sono ancora cartelli che mettono nero su bianco i divieti e le sanzioni, però assicurano dal Campidoglio che sono stati destinati alla vigilanza ben 12 agenti di Roma Capitale, distribuiti in 6 turni - immaginiamo compresi quelli notturni.
 Ma le immagini rimandate dalle tv e dai giornali ci fanno vedere come tutto è riperso come prima, anche perchè i pochi vigili destinati a garantire il decoro della scalinata sono evidentemente insufficienti. Una giornalista di Repubblica, che poi ne ha scritto sul suo giornale, s'è seduta, ha tirato fuori il panino e la bevanda ed ha cominciato la sua merenda all'aria aperta. Un vigile, anzi una vigilessa, le si è avvicinata per sconsigliarle di proseguire, ma lei non s'è scomposta, anche perché la povera indaffaratissima vigilessa  sarà dovuta correre  da qualche altra parte ella scalinata.
 Insomma, tristemente, dovremo far nostro lo stesso atteggiamento, un pò 'spregiativo', dell'amministratore delegato di Bvlgari, il francese Babin, il quale candidamente ha detto: abbiamo restituito la scalinata a tutti; la sporcheranno di nuovo  perchè non c'è vigilanza ( e qui ce n'è veramente poca) che possa  dissuadere e fermare  incivili e vandali; fra dieci o vent'anni faremo (o faranno) un altro restauro.
 I populisti democratici alzano bandiera bianca e si arrendono allo scempio inevitabile.

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