venerdì 16 settembre 2016

Chi tocca la Callas indegnamente resta fulminato

Perchè parlare della Callas se non si hanno le conoscenze necessarie? 'La vita in diretta' di Rai 1, appena pochi minuti fa, ha chiamato in studio Fiamma Izzo D'Amico, cantante per due o tre giorni in tutta la sua vita, e che  da quindici anni non canta più, ed uno stilista innamorato come tanti della Callas, per parlare della cantante interprete,  la più grande del secolo - l'ha detto anche una rivista di musica italiana, dunque è vero! - e, in collegamento, una cantante, Luisa Mandelli, oggi novantaquattrenne, che con lei fece Annina in Traviata, e Giovanna Lomazzi, amica di Maria.
Inutile dire che ogni sillaba del chiacchiericcio, nell' anniversario della sua morte, avvenuta in un tragico 16 settembre 1977, a Parigi,  era fuori luogo. Mentre del tutto errato era quanto si diceva nel servizio, curato da Alessandro D'Alessandro che attribuiva il successo della Callas all'incontro con Toscanini.
Nulla di più falso, anche perchè con Toscanini la Callas non ha mai cantato e perchè a lei ha sempre preferito la Tebaldi. Il direttore cui si deve la scoperta della Callas ed il suo debutto italiano all'Arena di Verona ( 1947) con Gioconda e, successivamente, 1948, alla Fenice, con Tristano e Isotta di Wagner fu  il direttore Tullio Serafin - non Toscanini! -  e Francesco Siciliani  che la ascoltarono per primi in Italia e per  primi capirono che quella ragazzona greca aveva la stoffa della grande interprete.
Allora meglio tacere che dire le solite banalità e colossali inesattezze.

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