domenica 3 luglio 2016

PAR TIBI, ROMA, NIHIL. La Capitale in mostra, dal Foro romano a Porta Portese ai Lungotevere. Rovine di una città

Stamattina percorrendo in macchina il Lungotevere siamo stati colti di sorpresa, quando all'altezza di Piazza Gentile da Fabriano, allo sbocco dell'inutile Ponte della Musica veltroniano, non abbiamo più  visto le macerie del palazzo crollato negli ultimi piani, rischiando di far chiudere per sempre il Teatro Olimpico della sig.ra Adriana Panni. C'era solo una inferriata che segnalava ai visitatori giunti in ritardo, il perimetro di quelle macerie, monumento del terzo millennio alla grandezza romana,  che erano state trasferite altrove,  dopo quattro/cinque mesi dall'incidente. Certamente non in una discarica. E dove, allroa? Al Foro romano,  in mostra sul Colle Palatino - ci hanno detto gli abitanti della zona.
Dove Monique Veaute e Raffaella Frascarelli Sciarretta, avevano organizzato una grande mostra, dal titolo assai allusivo ma capace di rendere impotente anche il più prolifico degli artisti di oggi: 'Par tibi, Roma, nihil'; chiamando ad esporre le proprie opere grandi artisti, ben 36, fra i quali anche Kounellis.
Il quale sentendosi impotente di fronte a tanta monumentale grandezza, ha avuto una geniale idea: ha pensato di esporre le rovine del Lungotevere, con la scritta d'autore: 'Haec par tibi, Roma', cioè a dire: solo questi monumentali  calcinacci, eloquente testimonianza della rovina della nostra civiltà, possono reggere il confronto con le rovine del tuo grande passato, Roma. Non le  mie opere. Ora siamo ancora più incuriositi dalla mostra  'Rovine vs Rovine', al Foro. Ci andremo.
 Riprendiamo il viaggio in macchina e giungiamo a Porta Portese, il ben noto mercato domenicale della Capitale, dove c'è di tutto, e dove questa mattina c'era perfino uno spiegamento di vigili come non si vedeva da tempo. Non parliamo dei vigili che girano fra i banchi e fanno multe agli irregolari: quelli, ad ogni cambio di colore in Campidoglio, si fanno vedere. No, intendiamo macchine, pattuglie, coppie di vigili e vigilesse di Roma Capitale , con l'ordine tassativo di  multare tutte le macchine che la domenica, in modo non ordinato, sostano sui marciapiedi di Viale Trastevere e dintorni (Noi posteggiamo nelle stradine e vicoli adiacenti, un pò defilati, lì c'è un cortesissimo parcheggiatore abusivo, e multe non ne abbiamo mai ricevute, almeno lì ).
 Inutile dire che ci ha dato piacere immenso tale vista, perché era da tempo che non vedevamo i vigili della Capitale; anche se ci piacerebbe vederli giornalmente impegnati a dirigere il traffico che non ha mai smesso di essere caotico e congestionato; mentre invece se la spassano per ore nella più riposante occupazione di mettere avvisi di contravvenzione sui parabrezza delle macchine, facendo imbestialire gli automobilisti, e contento il sindaco per i soldi che portano nelle Casse comunali. Soldi RUBATI ai cittadini.
 In via del tutto confidenziale abbiamo saputo che analoga operazione i vigili della Capitale si stanno preparando a fare alla prossima partita di calcio all'Olimpico, quando i Lungotevere e perfino lo stesso Tevere sono praticamente vietati al traffico normale - sia stradale che fluviale- perchè ci sono macchine dappertutto.
Ma dai club dei tifosi delle squadre romane, abbiamo saputo di una ritorsione - che vogliamo dire al Comando dei vigili della Capitale. I supporter delle squadre romane si stanno organizzando in ronde per bucare le gomme a tutte le macchine della polizia urbana, se metterà in atto una simile onta,  perché tale la ritengono le migliaia di frequentatori degli stadi. A fronte di questa minaccia,  cè da immaginare che l'ordine del Comando dei vigili sarà annullato, per gli  automobilisti che vanno allo stadio. Per Viale Trastevere , la domenica, dalle parti di Porta Portese, no.

P.S. La celebre fontana di Piazza Trilussa con la sua bella scalinata, come ogni domenica mattina ( ma forse anche negli altri giorni), è - ancora alle sette - una discarica a cielo aperto, abbandonata. Altre rovine, vergognosa ed indecente  testimonianza del bivacco notturno di ubriaconi e sbandati, poco importa se giovani.

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