mercoledì 18 maggio 2016

L'italianità nella stagione 2016-17 dell'Accademia nazionale di Santa Cecilia è andata a farsi benedire.

Se avete qualche attimo di tempo, fate - come abbiamo fatto noi per l'ennesima volta per meravigliarci ed indignarci una volta ancora - questa prova.
L'esperimento è abbastanza istruttivo se si pensa ai vari proclami, anche di Pappano, sull'italianità del 'suono' dell'orchestra ceciliana e della tradizione in generale del nostro paese, sia vocale che strumentale.
Andate sul sito dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia,  guidata ora da Michele dall'Ongaro; sulla home page, cliccate in alto su 'area stampa', e vedrete anche le immagini di tutti gli artisti presenti nella stagione  prossima annunciata da qualche settimana.
Le foto presenti degli artisti inclusi nel prossimo cartellone sinfonico e cameristico, senza differenza di nazionalità ovviamente, sono 105. Non abbiamo controllato se sono tutti o se ne mancano alcuni, o se di qualcuno, per un raro caso, ve ne siano due di foto.
E gli artisti italiani?
Togliamo quelli che ormai appartengono al grande giro come Cecilia Bartoli, Sonia Ganassi, Daniele Gatti - che italiani vanno considerati ormai soltanto per l'anagrafe; togliete poi anche le prime parti dell'orchestra che partecipano in veste di solisti ad alcuni concerti ( Parazzoli, spalla, Carbonare, clarinetto, Briatore, viola) ed avrete, nudo e crudo, l'elenco degli artisti italiani invitati. Che sono Andrea Lucchesini, Beatrice Rana, e  Enrico Pace. Stop. A tre si riduce la presenza italiana nei prossimi cartelloni concertistici dell'Accademia nazionale di Santa Cecilia.

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