sabato 21 maggio 2016

Teatro dell'Opera di Roma: record su record. Anche record di vergogna.

Fino a qualche giorno fa il record delle presenze all'Opera di Roma, lo deteneva il balletto di un   Natale fa,  Schiaccianoci,  spettacolo seguito alla Rusalka inaugurale, al contrario senza record.
Prima del balletto - sulle cui presenze si erano rincorse voci ed anche correzioni(n 900.000 Euro di incasso, 20.000 presenze) se è vero che le numerose repliche, tutte esaurite ed anzi assalite al botteghino, avevano lasciato ogni sera vuoti, conti da una parte e  dichiarazioni dell'ufficio stampa riportate dai giornali pecoroni dall'altra,  quasi  1/3 dei posti disponibili - il record di presenze era detenuto da una Traviata, appunto, di molti anni fa che aveva registrato in tutte le repliche 15.000 presenze circa.
 Ora la Traviata 'glamour', '4.0' , della coppia Valentino -Coppola, per la parte visiva e registica  e di Jader Bignamini - tanto amato dal nostro illustre collega Isotta e dunque ingaggiato dal suo pupillo Vlad Alessio - supererà anche questi precedenti record. Non ci si dice ancora delle presenze - ma sicuramente sarà tutto esaurito, nonostante che il cartellone preveda molte repliche ed una ripresa addirittura a fine giugno - ma ci si dice del costo complessivo, -VERGOGNOSO! - dell'operazione 'Traviata' all'Opera di Roma: 1.800.000 Euro circa, quanto forse neanche la Scala spende più per l'opera inaugurale, per la quale, al contrario di Roma, nella sola serata di sant'Ambrogio incassa sui 2.000.000 circa - dei quali dall'andamento del botteghino, sembra si siano già avute entrate per 1.200.000 circa.
Va bene per le entrate, ma a quale criterio si ispira la spesa di quasi 2.000.000 per un'opera? A quello segnalato dai giornali tutti - sostenitori del sovrintendente e del nuovo fulgente corso del teatro - e cioè che da tempo non si vedeva una rappresentazione di siffatta maniera? Quale maniera? Quella dello spettacolo ricco e costoso ( ma in che cosa è consistito il regalo della Fondazione Valentino? Forse solo nella gratuità dei disegni degli abiti, realizzati  nell'atelier dello stilista: solo quello di Violetta è costato 800 ore di lavoro, che vuol dire 100 giornate lavorative?
  Tutte le recite di Traviata non riusciranno a ripagare il costo della rappresentazione; solo con l'utilizzo dell'allestimento in altri teatri - ha dichiarato Fuortes - si guadagnerà qualche soldo, detratte le enormi spese della sua realizzazione, che dalle recite romane non sarà coperta del tutto.
 E' questa la buona gestione del sovrintendente dei miracoli, Carlo Fuortes?

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