sabato 16 aprile 2016

CULTURA a ROMA: pena CAPITALE

Ha un bel dire il prefetto di Roma Tronca sulla volontà di rifondare la Capitale, poggiando le basi sulla cultura, dopo che la mafia ha provveduto a spolparsela - secondo l'eloquio tipico dei mafiosi dietro le sbarre - se poi lui stesso taglia del 75% per cento i fondi per la cultura, decimando anche le già esigue iniziative rimaste in vita dell'estate, cosiddetta 'romana'.
Lo stesso Tronca che riesce a trovare i soldi necessari, dopo aver detto che non ve ne erano, per le manifestazioni di sua iniziativa come quelle programmate per il 'Natale' di Roma che cade appunto il prossimo 21, ma i cui festeggiamenti cominciano già alla vigilia e si concludono con la FESTA DELLA LIBERAZIONE, che tutti ci si augura sia la liberazione definitiva dalla mafia.
 Con lo slogan ' Roma Cultura Capitale' - messa sotto l'antico simbolo della città, la lupa con Romolo e Remo e  l'iscrizione romana antica SPQR, che per volontà di Tronca ha sostituito l'insulso mariniano 'Rome & You' - il Commissario celebra il poeta di Roma, Belli,  facendone leggere pubblicamente le opere, poi celebra anche Piero Angela, l'unico testimone oculare della fondazione della città, e perciò ancora la racconta, e ancora con l'illumminazione a giorno di Via dei Fori imperiali. Per questa celebrazione Tronca i soldi li ha trovati. Per il resto il suo commissariamento sarà ricordato  anche per l condanna alla pena capitale della cultura a Roma.
UN altro caso fa pensare ad un Tronca 'bifronte', che volge lo sgardo da un'altra parte, negandosi la vista delle brutture  e delle inefficienze della Capitale, l'ultima delle quali abbiamo appreso oggi dai giornali, e chiama in causa l'AMA, ancora l'AMA .
Nella terrazza fra le più belle di Roma, quale viene considerato il Pincio che si affaccia su Piazza del Popolo, nello slargo prospiciente la Casina Valadier,  si assiste ogni giorno allo squallido spettacolo del travaso dei rifiuti dai camioncini nei compattatori dell'AMA, che naturalmente non possono evitare la dispersione di liquidi schifosi. E ciò sotto gli occhi stupefatti di romani e turisti che si domandano che  cosa faccia Tronca e cosa aspetti a porvi rimedio, chiamando a rapporto i vertici di AMA. Che, vien da dire, ROMA non l'AMA

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