giovedì 14 aprile 2016

L'Arena di Verona si copre o no? Intanto potrebbe fallire o essere commissariata.

"Situazione complessa" quella dell'Arena di Verona. Lo dice il ministro dei beni culturali e turismo Dario Franceschini, che oggi a Roma ha incontrato il sindaco Flavio Tosi per raccogliere la sua versione sulla vicenda della crisi che ha colpito la fondazione lirica veneta con la prospettiva della messa in liquidazione. Al termine del colloquio, il ministro si è preso un momento di riflessione con l'obiettivo di arrivare comunque ad una soluzione "in tempi rapidi". L'allarme per la Fondazione Arena risale allo scorso 7 aprile quando Tosi, dopo il no dei lavoratori all'accordo sul contenimento dei costi sancito dal referendum, aveva annunciato la decisione, presa all'unanimità dal consiglio di indirizzo della fondazione di cui lui è presidente, di mettere in liquidazione l'ente lirico, con conseguente messa in mobilità dei 300 lavoratori. Una decisione sulla quale l'ultima parola spetta però al ministero. Siglato da Cgil, Cisl e in ultimo anche dalla Uil, l'accordo poi bocciato dal referendum escludeva invece i licenziamenti, prevedendo la 'gestione' di 60 esuberi con prepensionamenti e incentivi all'esodo. Nessuna riduzione per il corpo di ballo, ma un taglio netto del costo del personale per 4 milioni di euro. Una 'medicina' necessaria, era stato spiegato, per poter accedere ai sostegni alle Fondazioni lirico-sinfoniche in crisi previsti dalla cosiddetta 'legge Bray', e consentire la chiusura del bilancio in pareggio tecnico. Quella dei lavoratori, aveva commentato a caldo Tosi, è "una decisione sciagurata, che comporterà di conseguenza l'azzeramento di tutti i posti di lavoro", aveva detto il sindaco. Anche se questo non significa, aveva aggiunto, che salterà la prossima stagione lirica estiva. "Se la richiesta verrà accolta dal Mibact - aveva spiegato Tosi - dovrà essere definito un altro strumento che organizzi in maniera più privatistica la stagione estiva in Arena". La palla quindi è passata al ministero. Due al momento, gli scenari possibili: oltre alla liquidazione chiesta da Tosi, il commissariamento. (ANSA). 

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