martedì 1 marzo 2016

Sveglia per Giannini e Renzi. I licei ad indirizzo musicale non hanno soldi per pagare gli insegnanti e tagliano le ore di lezione previste

Nella scuola sta accadendo di tutto, e sembra che - difficile da immaginare - dopo la Gelmini si possa fare ancora peggio. La Giannini  spesso di prodiga per dimostrarlo. Sì.
Molti ordini di scuola in Italia sono in subbuglio per mille inadempienze, perchè il governo non riesce ad assicurare ai suoi studenti il minimo indispensabile per la loro formazione e li accatasta in luoghi fatiscenti che definire insalubri è un eufemismo.
Dopo il ciclone Gelmini che aveva il preciso scopo di 'razionalizzare' - che nella lingua dei vaneggiamenti voleva dire tagliare dove possibile ed anche dove era impossibile, costringendo perfino i genitori a portare da casa  elementi di prima necessità di cui la scuola non aveva più i soldi per provvedervi,  ora si arriva a tagliare le ore di lezione previste nel piano di studi, per mancanza di fondi con cui pagare gli insegnanti.
 Accade a R-o-m-a, nei Licei ad indirizzo musicale, dove  le ore destinate alla pratica musicale vengono dimezzate per la semplice ragione che mancano i soldi per pagare gli insegnanti. Un Liceo deve far ricorso al TAR: ricorrere al TAR per vedersi riconosciuto ciò che anche la Gelmini - ne siamo certi - avrebbe capito da sola, e cioè che non si possono tagliare, 'dimezzare' per la precisione, le ore di lezione perché mancano i fondi. Questi fondi non possono mancare, devono esserci o essere trovati comunque - non ci deve riguardare come - se consideriamo che  molte categorie di privilegiati spendono e spandono con il tacito avallo di chi governa, che non riesce a scardinare privilegi immeritati, mentre poi taglia dall'oggi al domani i fondi per la scuola: il fiore all'occhiello di una nazione, nella loro bibbia propagandistica.
 Il Tar dà ragione  alla scuola  e le ore previste dal piano di studi vengono  reintrodotte.
Ma la commedia non finisce così. Troppo bello. Logica vorrebbe che alle scuole romane del medesimo indirizzo, con il medesimo problema, si applichi la decisione del TAr  - una delle rare volte: sacrosanta - rimettendo in orario le ore di lezione ingiustificatamente cancellate. No. La seconda scuola - due a Roma i Licei del genere - deve far ricorso al TAR per vedersi ripristinare quelle ore di lezione in orario. E speriamo che il TAR dia ragione alla seconda scuola. Non c'è da meravigliarsi se decidesse diversamente da come ha fatto per la prima scuola. La giustizia , specie nei tribunali amministrativi,  va a seconda dei quarti di luna.
E Giannini e Renzi?  Nulla possono contro uno Stato che  è completamente nel pallone?

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