giovedì 3 marzo 2016

Morricone approfitta dell'Oscar per accusare la RAI. Sul Corriere, rispondendo ad Aldo Cazzullo

Questa volta Campo Dall'Orto non ha mantenuto la consegna del silenzio, ed il basso profilo di sempre, sentendosi accusare da Morricone, sulle pagine del Corriere, in una intervista ad Aldo Cazzullo. Nella quale il noto compositore  dice che la RAI non può comportarsi come le peggio società nei confronti dei musicisti - il riferimento è ad una proposta di lavoro per Morricone che con la sua orchestra avrebbe dovuto registrare un pezzo per un programma di Negrin. La Rai aveva proposto a Morricone, per la registrazione in oggetto, un compenso di 10.000 Euro. Una vergogna che Morricone ritiene, giustamente, un insulto in piena regola, anche senza  tirare in ballo i compensi fuori misura ed indecenti che continua a dare a pacioccone che ci istruiscono come si fanno gli gnocchi, o a presentatori e conduttori sedicenti - ci piacerebbe ad esempio sapere quanto danno alla 'regazza' di Masi, che di sabato e domenica riesce a farci piangere per la sua evidente incapacità.
 Morricone ha detto che lui per la RAI, orgoglio del suo paese, potrebbe anche lavorare gratis, ma i musicisti non possono essere trattati come dei pezzenti, calpestandone con simili proposte anche la profesionalità.
 E Campo Dall'Orto, chiamato direttamente in causa, si è subito fatto sentite: ha ragione Morricone - ha detto - la RAI deve comportarsi altrimenti ed essere specchio delle più alte qualità italiane. Non può registrare colonne sonore con un aggeggio elettronico, come farebbero in una radio cittadina, per risparmiare. La RAI deve risparmiare, è giusto che lo faccia, ma risparmi su altri capitoli di spesa milionarie, sulle quali sembra che la mannaia del calmiere non riesce ad abbattersi, neanche sotto Campo Dall'Orto.
 Staremo a vedere cosa farà  Campo Dall'Orto, sempre che decida di passare dalle parole ai fatti.
 Certo è che la RAI ha sempre avuto un comportamento dissociato. Da un lato affama tutte le giovani menti che lavorano in azienda, dall'altro continua a coccolare, strapagandoli, quelli che contano, i raccomdandati, i figli di... e le amanti di... che sono già ricchi e che si arricchiscono ancora.
Non possiamo dimenticare una iniziativa di qualche anno fa, quando la RAI decise di mettere ordine nei tanti rivoli attraverso i quali rischiava di dissanguarsi con prodotti di infima qualità, pagando diritti d'autore per  prodotti di scarsissima qualità. Allora decise che i cosiddetti tappeti sonori o le siglette di programmi e programmini venissero affidati a grandi nomi - e ci pare che anche Morricone fosse fra questi, oltre a Piovani, Bacalov ed altri. Decise di far scrivere loro le musiche  necessarie e di editarle anche, in modo che i diritti che la RAI pagava per lo sfruttamento tornassero in parte, come editore, di nuovo nelle sue casse. Anche allora non si pensò di  rivolgersi a giovani ma valenti musicisti, cercandoli  non attraverso le solite conventicole, ma mettendo su una piccola 'factory' - si dice così, speriamo di non sbagliarci, visto che non consociamo il fottuto inglese !-  affidata ad un tutor nella quale allevare nuovi musicisti.
 Perciò se Campo Dall'Orto desidera dare un impulso nuovo alla RAI affidatagli, deve subito darsi da fare, molte sono le cose da cambiare, già ora.

P.S. Campo Dall'Orto ha telefonato a Morricone e lo ha invitato ad un  incontro in RAI. Sembra che il maestro abbia accettato. E sembra ancora che il direttore generale della RAI proporrà a Morricone di lavorare ad un importante progetto RAI.

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