mercoledì 27 gennaio 2016

Quanto ha pagato l'IRAN per la copertura dei nudi in Campidoglio?

Per Franceschini è una scelta inconcepibile, il premier Renzi è irritato  e tutti se la prendono con l'eccessiva sudditanza del cerimoniale di Palazzo Chigi, sulle cui spalle vorrebbero mettere unicamente la croce di quella che a destra soprattutto considerano una gaffe - come  la considera anche Gasparri, gaffeur di professione pluripremiato per le sue.  E mentre ci si sente presi di mira dai giornali stranieri che accusano l'Italia di essersi calate le braghe ( dietro un separé, ovviamente, per non offendere l'ospite musulmano), c'è chi non si dichiara affatto scandalizzato, nicchia, ma poi rimanda, facendo il conto in tasca  all'industria italiana e iraniana per gli scambi commerciali ed i industriali sottoscritti, non senza aver prima ricordato che non molti mesi fa, il premer Renzi, ricevendo un emiro a Firenze, si trovò ricoperta, per le stesse ragioni, una scultura sessualmente molto esplicita di Jeff Koons, ma nulla disse, mentre ora si dichiara irritato. Forse perchè, a Firenze, nonostante l'emiro, il monumentale  David, con i suoi vistosi attributi, restò al suo posto sul piedistallo ed in bella mostra?
 Ma c'è anche chi tira fuori quella storia che  vede una fanciulla oggetto di un'offerta che è impossibile rifiutare. La quale racconta di una richiesta rivolta alla fanciulla, di tenore non certo felice:  se uno ti propone di darti un miliardo di lire se passi una notte con lui, che fai?  Dapprima la fanciulla  rimane sconcertata: ma come - pensa - una notte con me, senza che io l'ami? Ma com'è quest'uomo che vuole passare una notte con me, pagandomela profumatamente, anche più del necessario? Attenzione, in questa domanda c'è già il germe del cedimento. Forse che l'accettazione cambia  i valori  di riferimento se a fare la richiesta  c'è il più bel giovane della terra o un omone  vecchio e grasso? Poi la fanciulla - prosegue il racconto - riflette sul suo presente e prova ad ipotizzare come cambierebbe il suo futuro con un miliardo di lire per una sola notte di sesso (od anche di amore) non consenziente. E che fa, acconsente, e dichiara di 'sacrificarsi', così giustificandosi: cos'è una sola notte, anche di terrore, di fronte ad una vita che cambierebbe totalmente e della quale potrei essere l'unica artefice e rseponsabile, con le tasche piene?
 Ecco la storia che qualcuno ha richiamato a  giustificazione della copertura dei nudi per non offendere l'ospite iraniano,  esigente ma  tanto munifico con un paese alla ricerca disperata di occasioni e mezzi  di crescita commerciale ed industriale. Che viene garantita dall'ospite iraniano che, in cambio, ottiene, senza domandarlo ufficialmente, per pura opportunità, che i nudi lungo il  suo percorso in Campidoglio  vengano ricoperti.
 Se non si voleva ricoprire i  nudi, che taluni ritengono una grave ferita all'orgoglio della nostra civiltà, allora Renzi poteva ospitare il premier iraniano altrove. Roma ha decine di altri luoghi magnifici e senza nudi esibiti in tutta la loro prorompente ( e offensiva, per gli islamici, per noi no) bellezza.
 E non si dia la colpa solo alla responsabile del cerimoniale della Presidenza del consiglio.


P.S. Prosegue la polemica sulle statue nude ricoperte per non offendere l'ospite iraniano. Ieri sera Sgarbi, nella trasmissione di Lilli Gruber, ha fatto rilevare che a Teheran, nel Museo storico della città, di statue e quadri con nudi ve ne sono; Rouhani lo sa e non le  ha fatte coprire. Dunque forse bastava farlo notare alla delegazione del premier iraniano, oppure più semplicemente cambiare location per l'incontro.
 Poi Sgarbi e  Severgnini hanno fatto un curioso siparietto sulle prossime candidature al governo delle varie città. Per alcune delle quali si fa il nome del noto critico d'arte, il quale ha detto al suo interlocutore che lo vorrebbe nella sua squadra , se venisse candidato ed eletto sindaco di Milano. A Vittorio Sgarbi, ma anche a Severgnini, vorremmo consigliare di continuare a fare il loro lavoro che fanno bene, e di non farsi tentare da salti nel buio che potrebbero danneggiarli. Perchè se è già accaduto che volti noti della tv o della carta stampata siano stati candidati a cariche pubbliche - i casi sono numerosi : da Badaloni a Marrazzo, tanto per citare i più noti - è accaduto anche che abbiano fatto una fine ingloriosa, facendo pentire i partiti che li avevano candidati, ai quali si era, inutilmente,  detto che le candidature pubbliche vanno ricercate  in altri campi, perchè quello di amministratori, specie di grandi città, è un mestiere che non si può improvvisare.

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