venerdì 1 gennaio 2016

Grazie a Rai Cultura vediamo in tv il Concerto di Capodanno

Senza Rai Cultura,  diretta da Silvia Calandrelli, non avremmo il Concerto di Capodanno. Quale?  Di Vienna o di Venezia? Sia Vienna che Venezia. Dobbiamo ringraziare Silvia Calandrelli se possiamo vedere sia l'uno che l'altro, e grazie al successo dell'uno come dell'altro se Silvia Calandrelli  verrà promossa, con grande dispiacere di tutti i telespettatori,  da Rai Cultura al timone di una delle reti generaliste Rai. Probabilmente Rai 3, malamente condotta, a giudicare dai risultati deludenti, da Vianello che, purtroppo, non ne ha azzeccato uno di programma. Mentre Silvia Calandrelli ha mandato in onda due concerti di successo, come non accadeva da anni, quello di Vienna ed anche quello di Venezia.  E domani sapremo dai dati auditel che il succeso ottenuto se l'è proprio meritato.
 Mentre andava in onda il Concerto di Capodanno da Vienna, su Rai 2 - ma sempre per volontà e decisione di Silvia Calandrelli, altrimenti non lo avremmo visto - sappiamo che sono giunte molte telefonate al centralino della Rai. telefonate di spettatori che non capivano perché mentre scorrevano le immagini e si ascoltavano le musiche del capodanno viennese, per tutti coloro che hanno seguito il concerto dalla rete sul computer (si dice in streaming o come diavolo altro), sotto  si leggeva la scritta "l'Orchestra Filarmonica di Vienna è diretta da Daniel Barenboim' , mentre sul podio era facilmente riconoscibile Mariss Jansons. Rai Cultura , diretta da Silvia Calandrelli, ha dovuto diffondere un comunicato per  spiegare e rassicurare i telespettatori.
 La scritta, che  evidentemente, non corrispondeva alle immagini in onda, voleva anticipare  il direttore della prossima edizione del Concerto di Capodanno da Vienna, Daniel Barenboim? No, sarà Gustavo Dudamel (la moda la seguono anche i tradizionalissimi viennesi del Capodanno!) . Insomma la Calandrelli, in procinto di lasciare Rai Cultura, faceva un favore al suo successore, anticipando fin d'ora, il nome di direttore della prossima edizione del concerto viennese. Se poi l'ha sbagliato non è così grave. Dunque mistero chiarito. Grazie, Calandrelli !

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