mercoledì 2 dicembre 2015

L'Accademia di Francia a Roma nella bufera per una foto goliardica ma inopportuna. Di questi tempi

Tutto per una foto. La nuova direttrice dell'Accademia di Francia a Roma, l'attrice  e regista teatrale Muriel Gayett, ha fatto posare i borsisti, residenti in Accademia,  arrampicati ed ai piedi di una celebre statua della Dea Roma, alta tre metri, nel suo meraviglioso giardino. Ricordiamo una storica foto che ritrae i borsisti dell'epoca, fine Ottocento, fra i quali anche Debussy, sulla scalinata della elegante loggia, appena appoggiati ai leoni che la vigilano, adornandola. Altra cosa.
Pensava di fare qualcosa di spiritoso e , invece, in tempi in cui troppo spesso vediamo i monumenti anche celeberrimi, ingiuriati in vario modo da troppi barbari che abitano il pianeta, quando non addirittura distrutti, quella foto  è apparsa senz'altro inopportuna, e lo è ancor di più giacchè la direttrice, pensando di essere spiritosa, l'ha pubblicata sul sito dell'Accademia.
 Nella storia recente vi sono altre foto molto simili a quella  dell'Accademia e nessuno se ne è lamentato, gridando allo scandalo. E già. Ma sono foto di popoli in rivolta che si arrampicano sui monumenti che quegli stessi popoli hanno eretto, per festeggiare grandi stravolgimenti politici e sociali. Non per una goliardata,  per una foto ricordo. Questo no, in una Accademia che ospita borsisti di tutto il mondo, i quali  visitano la nostra città ed il nostro paese, definiti fin dai tempi del 'Gran tour' un museo a cielo aperto, non poteva passare inosservata.
 Che accadrà ora? La direttrice dovrebbe scusarsi e promettere  che non accadrà mai più. Fine della storia.
E, invece? Invece non sapiamo. Magari  verrà richiamata a Parigi o forse no, perchè anche Lei è arrivata a dirigere l'Accademia, 'attreverso' ( ?) suo marito, giornalista sportivo ( ecco gli ambienti in cui i politici anche più in vista cercano le loro amicizie e frequentazioni) è amico del primo ministro francese.  Indipendentemente da ciò, ha sbagliato,  ma non ha compiuto un atto di tale gravità da giustificare il richiamo a Parigi, ed allora,  le scuse potrebbero anche bastare. Sempre che non si voglia dare 'una lezione', come si dice, la quale lezione invece non viene data mai quando veramente occorre.
 Certo è che Jean-Marie Drot, di recente scomparso, quando era direttore dell'Accademia, non ha mai fatto una simile cavolata e prima di lui, neanche pensata da Balthus, che ha diretto per anni la celebre Accademia. Negli anni successivi, per esempio con Richard Peduzz, non  è mai accaduto. E neppure con Frédéric Mitterand, nipote del presidente, rimasto a Roma per neanche un anno, e poi richiamato a Parigi da Sarkozy, per reggere il dicastero della cultura. Il quale restò ministro anche quando fu toccato dall'accusa GRAVISSIMA di pedofilia, che lui si scrollò di dosso con la scusa del narratore ( l'avrebbe raccontata così bene ma senza averla praticata).
 Poi le cose sono ancora cambiate. E' arrivato a Roma uno storico dell'arte, Eric De Chassey, il quale anche dopo l'uscita  dall'Eliseo di Sarkozy è stato riconfermato da Hollande. Il quale, però  di recente l'ha richiamato a Parigi per affidargli un importantissimo incarico. Perchè, se a Roma sembrò lavorare molto bene? La sua ascesa non poteva bloccarsi a Roma. Sua moglie o compagna, Anne Consigny, è amica intima della fidanzata  non più segreta di Holllande, Julie Gayet, e tale amicizia l'ha promosso ad un incarico per il quale non aveva le credenziali giuste.
 Meglio o peggio la situazione di oggi e il peso di certe relazioni? Non sappiamo, ma tutto il mondo è paese e gli amori contano ancora troppo, come contano soprattutto le donne, in questo genere di relazioni.
 Adesso chiudiamo la faccenda e, dopo le sue scuse pubbliche e la cancellazione dal sito dell' istituzione della foto ingiuriosa ed inopportuna,  attendiamo la nuova direttrice dell'Accademia alla prova delle gestione.


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