giovedì 29 ottobre 2015

Museo nazionale degli strumenti musicali di Roma. La passione continua

Eravamo rimasti al capitolo precedente della strana storia della governance del Museo degli strumenti musicali, statale, l'unico nazionale, ricchissimo di dotazioni, costretto per la scarsa attenzione dello Stato a tenere la gran parte dei suoi tesori nei magazzini.
 Al capitolo cioè che anticipava il nuovo allestimento del Museo affidato a Pier Luigi Pizzi, con modica cifra, aperto pochi anni fa e non sappiamo se ancora chiuso, noi siamo rimasti.
 La storia di quel museo  è stata sempre abbastanza ingarbugliata. Dapprima  con la direttrice dott. Cervelli - alla quale va riconosciuto il merito di averlo creato - che  lo considerava una sorta di  proprietà privata; alla cui uscita, la direzione fu affidata a persona davvero competente in materia  di conservazione e valorizzazione degli strumenti musicali, dott. Antonio Latanza. Il quale però non aveva fatto i conti con qualche potente della sovrintendenza che gli metteva continuamente il bastone fra le ruote  e  alla fine l'ha avuta vinta. All'unico direttore competente sono seguite  figure sfuocate  ed assolutamente a digiuno della materia specifica di quel museo, che è stato collegato a Castel sant'Angelo, in unica direzione.
 Negli anni, l'unica cosa che era necessario fare per dare prestigio ma anche spazio fisico, assolutamente vitale per quel museo, non è stata fatta. E la responsabilità maggiore l'ha il famoso giornalista /ministro, Alberto Ronchey, il quale destinò ad archivio del ministero, una delle palazzine del comprensorio dove si trova oggi il museo. Nessuno si rivoltò contro di lui - perchè a nessuno frega in Italia  di un museo di strumenti musicali - che anzi viene additato da tutti come il miglior ministro della cultura che l'Italia abbia mai avuto. Immaginatevi gli altri!
 Dell'allestimento affidato a Pizzi e voluto da Nastasi - che da quelle parti aveva il suo dipartimento: 'spettacolo dal vivo' del Ministero - non conosciamo l'esito.
 Oggi apprendiamo dai giornali che il ministro Franceschini ha fatto una bella infornata di direttori di musei, all'insegna della COMPETENZA. E apprendiamo anche che il nostro museo non è in cima ai pensieri del ministro; alcuni giornali non lo citano neanche - e noi stessi abbiamo faticato per trovarlo sui giornali - e quelli che lo citano lo mettono in fondo alla lista.
Alla direzione del Museo nazionale degli strumenti musicali di Piazza S.Croce in Gerusalemme di Roma, Franceschini, in nome della competenza,  ha nominato  la storica dell'Arte Sandra Suatoni, già ' Direttrice della Stamperia dell'Istituto nazionale per la Grafica', LA QUALE APPENA INSEDIATA HA FATTO SAPERE CHE SVUOTERA'  I DEPOSITI DEI PEZZI  DA RESTAURARE E RIMPIAZZERA' GLI STRUMENTI MAL RIDOTTI CON COPIE PERFETTE STAMPATE IN 3D.
 E intanto  si sta curando l'allestimento, l'ennesimo, del sito del museo.

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