lunedì 5 ottobre 2015

Michela Di Biase e Dario Franceschini. Quando le mogli sono migliori dei mariti, ma...

Michela Di Biase ,giovane, bella, attenta  osservatrice e brava propositrice, è l'attuale moglie del ministro Dario Franceschini, dal quale ha avuto una figlia, di nome Irene. I due sono felici e contenti, si fanno vedere nelle occasioni e nei luoghi deputati, ma...la signora  sta dimostrando di essere più brava del marito.
 La signora che, va detto subito, è consigliera comunale a Roma,  eletta nelle file del PD - non sappiamo se nella corrente Franceschini - ed occupa un posto di grande responsabilità all'interno del governo di Roma Capitale. E' la presidente della Commissione cultura quella che sotto Alemanno era occupata da Mollicone. Vuoi mettere la Di Biase con Mollicone? un miliardo di volte meglio, in tutti i sens, anche perchè  di Mollicone,  si ricorda solo una delle sue uscite memorabili, quella  quando negò l'attribuzione della cittadinanza onoraria  a Muti, il quale, appresa la notizia, dichiarò, generando l'ilarità  di tutti: a Roma conosco solo Morricone, nessun mollicone. Dicevamo che Di Biase è miliardi di volte meglio di Mollicone. E vi  dimostriamo , fatti alla mano, perchè.
 E' di oggi una sua proposta assai interessante. Sostiene Di Biase, in Franceschini, che il mondo dello spettacolo nella Capitale - ma anche in tutta Italia - sta soffrendo molto in questi anni, per i ridotti investimenti pubblici - a dispetto di quello che va dicendo Franceschini , in Di Biase - che hanno come conseguenza e ricaduta immediata la diminuzione dei posti di lavoro nel settore.
E allora, lei ha proposto di detassare le sale cinematografiche e teatrali di tutte le tasse comunali, quali IMU Tasi ecc,. almeno per alleggerirle di spese che per molti esercenti stanno diventando insostenibili. Ed ha aggiunto che le coperture per simili sgravi ci sono. Vista la grinta, non è detto che non le riesca. Servirebbe ciò a smarcarsi, nel suo piccolo ma non tanto piccolo, da Marino che ogni giorno, ormai in totale confusione, ne combina una, e non si sa se l'opinione pubblica e la pazienza dei romani lo reggeranno ancora per molto e fin dopo il Giubileo.
 Ma... la Di Biase, che certamente vede Franceschini molto più di ogni altro cittadino italiano, non poteva, giacchè c'era, intervenire anche sul maritino, per fargli alzare gli stanziamenti del FUS, facendogli notare che proprio il disinteresse oggettivo del gabinetto Renzi per il mondo della cultura e dello spettcolo, ha fatto sì che dall'Art Bonus,  arrivassero solo briciole, e non quegli stanziamenti consistenti che  tutti e Franceschini per primo si attendevano?
 Approfittiamo, infine, per suggerire alla Di Biase di consigliare Franceschini ad intervenire prestissimo sui numerosi ricorsi che l'azione insensata e barbarica del suo tuttofare Nastasi - finalmente mandato a far danni, uno più uno meno, a Bagnoli - ha prodotto con il micidiale algoritmo applicato al FUS.

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