martedì 1 settembre 2015

Torna Ignazio (detto 'Ignaro') Marino. Il giorno del giudizio in RAI

Ignaro - come l'ha battezzato Dagospia - Marino oggi giungerà a Roma, dove - a Fiumicino - lo prenderanno in consegna due angeli custodi, carabinieri, per scortarlo fino al Campidoglio e non per portarlo, come qualche maligno già pensa leggend , da qualche parte per la custodia cautelare che libererebbe finalmente Roma dal sindaco assente, che mesi fa la stessa Roma, ignara anch'essa, l'ha eletto.
 Dopo le imbarazzanti ammissioni sia di Cantone che Gabrielli sulla sua assenza e sulla necessità di essere affiancato da due, forse tre o quattro, 'badanti' autorevoli, pur lasciandolo sul colle più alto a fare atto di rappresentanza, per le cerimonie ufficiali, 'Ignaro' Marino trova modo per intervenire sulle accuse velate o scoperte che i suoi  avversari - per sua colpa - gli hanno rivolto in questi ultimi tempi. Non ultimo anche il 'maestro' - come lo chiama lui nella lunga risposta che gli ha rivolto dalle pagine del Messaggero - Gigi Proietti, anch'egli durissimo nei suoi riguardi, per l'amministrazione assente della Capitale, anche nel settore culturale.  Lui al maestro Proietti,  con la faccia tosta che si ritrova, ha trovato tempo e modo di rispondere, agli appelli riguardanti il suo rientro immediato a Roma, no. Mai prima della fine delle vacanze programmate, qualunque cosa accada.
 E, infatti, ciò che 'Ignaro' Marino non capisce è che  la città ce l'ha con lui perchè,  benchè onesto, non riesce, non sa governarla. E , di fatto, non la governa. I cittadini di Roma l'hanno votato perchè governi la città . Questo è ciò che Marino non vuole capire e pensa che, pur mancando ai suoi impegni, il mandato elettorale  resti valido  fino alla conclusione naturale della legislatura. Marino  continua a dimostrarsi 'ignaro' delle regole democratiche.
 In Rai oggi arriva il giorno, il primo giorno del giudizio, nel quale dovrebbero essere prese importanti decisioni dai nuovi amministratori.
 Si sa per certo che Giancarlo Leone affiancherà il nuovo direttore generale, da vice - un incarico che aveva anche prima di approdare al timone di Rai1  - per il settore 'programmi', promosso avendo egli ottenuto risultati brillanti  nelle trasmissioni di sua invenzione: Sanremo, Ti lascio una canzone, Tale e quale show, Ballando sotto le stelle, I pacchi, oltre alla rinomata rubrica delle 'Lettere del cuore' affidata alla coppia scoppiata Dalla Chiesa-Frizzi, che ha fatto impennare l'audience.
 Dovrebbe invece andare a casa, trasferendosi altrove, Vianello direttore di Rai3, che ha pure ottenuto risultati brillanti nelle trasmissioni di sua invenzione, prima fra tutte 'Chi l'ha visto', che macina successi di pubblico su successi, ma al quale va imputato - che sarà mai - il flop di quella trasmissione dedicata alla famiglia e chiusa dopo una sola serata, e il girovagare senza meta di Riotta per l'Italia, in cerca di idee e pubblico. E queste due trasmissioni due, non indovinate, gli costeranno il posto.
 E poi  si dovrà affrontare anche il nodo delle stanze dei componenti il CDA, e delle loro mansioni. Dopo essere stati bistrattati unanimemente dalla stampa,  loro dichiarano che non intendono fare i passacarte, a meno che i loro padrini-sponsor politici non li chiamino a telefono, per dir loro: ma che vi siete messi in testa? ringraziate dio e noi che state lì; però niente casino.

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