lunedì 24 agosto 2015

Letto sulla stampa; Casamonica e la chiesa; un domenicano al Meeting di CL; Renzi per la prima volta all'Aquila

Il parroco della Basilica di Don Bosco all'EUR che ha ospitato il funerale fuori misura di Vittorio Casamonica,  e che per più giorni ha finto ignoranza e carità cristiana, forse del tutto innocente non è, come ha fatto capire il parroco del Tuscolano alla cui giurisdizione apparteneva il Casamonica defunto. Il parroco ha rifiutato - conoscendo bene i Casamonica- i funerali sfarzosi organizzati per il capoclan; e solo allora i Casamonica i sono rivolti alla parrocchia di Don Bosco ( il parroco del Tuscolano non  ha avvertito il parroco dell'altra parrocchia?) facendo evidentemente un'offerta, anche in denaro, che il salesiano non ha potuto rifiutare. Altro che 50 Euro. si parla di qualche decina di migliaia di euro.
E così i maggiorenti del clan e gli affiliati hanno potuto sfilare per quasi due chilometri per la città ostentando potenza e mettendo soggezione, scortati dai vigili urbani. Per questo non ha ragione Sgarbi quando afferma che quello era un funerale secondo le modalità Rom;  no, caro Sgarbi , era ben altro - certo il defunto non era ai domiciliari, ma l'attività del clan è a tutti nota. Mentre ha ragione quando dice che occorre indagarli e perseguirli da vivi, non serve prendersela con un morto. Ma la trionfale sfilata per la città l'hanno organizzata i vivi, verso i quali si spera che ora questura, prefettura e polizia facciano le necessarie indagini e mettano sotto più stretto controllo il clan, dei cui affari malavitosi tutti sanno. E magari anche l'impresa di pompe funebri napoletana chiamata da una consorella romana - guarda caso quella dei Taffo che, d'accordo con il direttore generale del sant'Andrea, speculava sul caro estinto. Nessuna irregolarità per Sgarbi?

C'è poi il caso pietoso del domenicano che ha parlato al Meeting di CL a Rimini, rispolverando quelle idiozie che un tempo erano date come verità religiose, ed anche scientifiche, riguardanti il sesso. Il domenicano, al quale è stato fortunatamente vietato un secondo incontro pubblico, ha detto che l'omosessualità è peccato, che gli omosessuali si ammalano più di frequente e che fra essi sono più numerosi i suicidi. Insomma la vendetta divina sui peccatori del sesso.  C'è mancato poco che tornasse a dire che la masturbazione fa abbassare la vista  e procura tendiniti  e stiramenti dei muscoli della mano. La punizione di Dio per gli  stakanovisti del sesso, in questo caso non solo gay; benchè lui ce l'avesse con i gay che vogliono anche unirsi in matrimonio, quando - come ha ribadito Bagnasco - il matrimonio è fatto di un uomo, una donna e della procreazione.  Ci risiamo!

Infine l'impareggiabile presidente del Consiglio. E' a Palazzo Chigi da oltre un anno e mezzo e solo ora si reca per la prima volta a L'Aquila, da dove la sua residenza abituale dista poco più di cento chilometri. E visita l'Aquila, non recandovisi appositamente, ma di ritorno da Rimini. Insomma già che ci siamo, facciamo un salto a vedere in quali condizioni pietose è ancora la città distrutta dal terremoto. Cialente, il sindaco, si è sbrigato a dichiarare che Renzi ha dato all'Aquila oltre cinque miliardi di Euro, nella speranza di averne  ancora parecchi, quanti ne servono per la ricostruzione del centro storico che è quasi come era all'indomani del disastroso terremoto.
 A dimostrare che la situazione  della cittadina abruzzese è drammatica, il prossimo 6 settembre tutti i jazzisti italiani si sono dati lì convegno e per una intera giornata la inonderanno di musica, sperando con il chiasso di  aprire le orecchie di quanti si fingono sordi, fra quelli che devono provvedere alla ricostruzione.

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