mercoledì 5 agosto 2015

Giancarlo Galan ridotto in miseria e costretto a vivere nel villone

Per tutto il tempo della sua carcerazione preventiva la quale è stata poi tramutata in  arresti domiciliari, in attesa di processo, l'ex 'leone della serenissima' s'è sbracciato per farci capire che lui non aveva rubato nulla e che il villone (valore 5-6 milioni di Euro), la macchina ( una BMW barchetta che ha comprato con la prima paghetta da studente fuori corso) e la barchetta (l'hanno tanti italiani)  - come ha precisato nella sua recente penosa uscita su La7- l'ha comprato con i ricavi di una vita di lavoro, prima a Publitalia( con quelle due belle personcine di Berlusconi e Dell'Utri) e poi alla regione Veneto ed in Parlamento. Come dubitarne. Che sono 5-6 milioni di Euro, senza contare il tenore di vita di tanti anni, suo e della sua famiglia, per comprarsi una casa, dopo che uno ha lavorato per venti-trent'anni? Qualunque italiano che non butta i soldi al gioco e con le donne ( cose che Galan evidentemente non ha fatto) e che lavora tanti anni come lui, può permettersi l'acquisto del villone e tanto altro ancora, esattamente come ha fatto lui. D'accordo.
 Ora però il 'leone' di un tempo sembra che gli abbiano tagliato gli artigli ed operato alle corde vocali,  giacchè non riesce più a ruggire e mendica un tozzo di pane. Cosa? Sì proprio così. Lui deve restituire allo Stato intorno ai due milioni di Euro, quanti sarebbero quelli scoperti dalla magistratura e che proverrebbero da mazzette - non giusto, duro e lungo lavoro, come andava dicendo un tempo Galan - e, proprio in questi giorni ha lanciato il suo SOS: aiutatemi, non ho i soldi per vivere, per comprare medicine per mantenere la famiglia. ma allora perchè hai patteggiato, Galan? Risposta: perchè volevo uscire dal carcere che era durissimo per un galantuomo come me.
Ma allora, un tempo andava dicendo che tutto quello che aveva era il frutto dei lauti gudagni di tabnti anni di lavoro, ora , cambiando versione, dice che se non lo aiuta lo Stato (od anche Berlusconi, suo padrone di un tempo  che lui ha servito fedelmente, essendone ricambiato con il governatorato ed il parlamento) che avrebbe derubato attraverso quei ladroni del Conserzio Nuova Venezia- lui è alla fame.
 Non ce la fa ad andare avanti.
 In tv a quei bricconcelli di 'In onda' - che avevano promesso di farci entrare nel villone ma che poi si sono fermati nel grande giardino, dove Galan fa l'ortolano e accudisce alle galline, lui gallan; per la vergogna  non ci ha fatto vedere quella sua catapecchia  camuffata da villone veneto - non ha detto ciò che i giornali hanno rivelato, e cioè che l'accusato di furti e mazzette, per effetto di una legge veneta riceve il vitalizio ( sui 3000 Euro), nonostante la condanna, come pure il compenso da parlamentare, nonostante che non partecipi più alle sedute, essendo ai domiciliari. Capito? Non ha detto quel ladrone - come lo accusa la magistratura - che  percepisce un lauto doppio stipendio ( vitalizio e stipendio)  ma che  non gli basta ancora per vivere. Perchè i veneti non gli si rivoltano contro, i veneti, 'duri e puri'(mollicci ed impuri) di Salvini e Zara, gli integerrimi moralizzatori leghisti e forzisti?

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