giovedì 30 luglio 2015

Paolo Graldi sul 'gioco facile degli scoop degi altri (giornali) sulla Capitale. Dal Messaggero di oggi

Paolo Graldi nel suo consueto 'Colpo d'ochio' sulla prima pagina della 'romana' del quotidiano 'Il Messaggero', prende di mira i giornali stranieri, in particolare quelli americani ( New York Times) e francesi ( Le Monde) che, negli ultimi tempi,  hanno scagliato frecce avvelenate sulla Capitale d'Italia e del mondo - questo Graldi non lo dice ma lo dicono anche i giornali stranieri.
 Secondo alcuni esegeti benevoli con la Capitale, perchè Stati Uniti e Francia si contendono con Roma la designazione prossima olimpica e perciò hanno da guadagnare  se infangano il nome della Capitale. Abbiamo detto 'infangano', e mai termine uscito involontariamente risultò più appropriato. Perchè, caro Graldi, al di là delle intenzioni denigratorie dei giornali stranieri - che, secondo Graldi,  non farebbero che riproporre quanto ogni giorno i giornali italiani vanno scrivendo; allora Graldi come la mettiamo? perchè a questo punto sarebbero i giornali italiani a gettare fango sulla capitale del paese - di fango, o per dirla alla romana, di 'monnezza' a Roma ce n'è anche troppa.
 Vogliamo ora chiudere gli occhi sulla sporcizia che inonda da cima a fondo la città? e chiuderli anche sui disservizi del trasporto pubblico? Graldi in questa impossibile difesa di Roma , evidentemente non ha letto i manifesti - assolutamente comici - che in queste stesse settimane di travaglio in Campidoglio, il PD romano ha affisso in tutta la città, dove si legge che, per iniziativa del PD, la raccolta della monnezza si farà anche la domenica; e che d'ora in avanti le officine dove si riparano i mezzi del trasporto pubblico, lavoreranno anche di pomeriggio.
Allora Graldi come la mettiamo? Sia lei che il sindaco Marino, moralizzatore distratto per ben due anni, non vi eravate mai accorti che la domenica la monnezza nella vostra e nostra città non veniva raccolta, come in tutte le capitali del mondo che voi frequentate abitualmente, e che i mezzi di trasporto pubblico restavano in garage in numero superiore al consentito semplicemente perchè i tecnici, non lavorando di pomeriggio, non riuscivano a ripararli in tempi brevi? Marino e Graldi se ne accorgono solo ora, apprendendolo dai giornali stranieri?
Graldi, tenta l'affondo, in questa sua difesa impossibile della capitale, in chiusura. Sì, scrive cattivissimo, leggiamo le denunce dei giornali stranieri sull'Italia, ma nel frattempo non manchiamo di leggere, per tenerci informati, delle continue sparatorie  in strada di cittadini americani armati, o delle stragi per mano dell'ISIS in pieno centro a Parigi o degli scandali 'rosa' di alcuni alti membri del governo di sua maestà britannica.
 Affondo privo di senso. la monnezza è monnezza lo schifo del trasporto pubblico è schifo ed ambedue questi disservizi, per tacere su molti altri, sono sotto gli occhi di tutti, tranne quelli di Graldi. Che c'entrano con l'ISIS, con gli scandali sessuali dei politici inglesi o con le sparatorie americane, quasi giornaliere, in strada?
 Al quale, visto che ha tirato in ballo gli scandali 'rosa' di qualche membro del governo britannico,vogliamo ricordare che  nel governo britannico i soggetti degli scandali vanno a casa e vi restano, mentre in Italia - vedi il caso di Piero Marrazzo -  ai soggetti interessati, gli si dà la buonuscita e la pensione a governatore e lo si rimette al posto che aveva prima di assumere l'incarico pubblico: nel caso di Marrazzo a Rai Tre come 'inviato speciale', con stipendio non male, che si somma alla pensione da ex governatore, indegno, del Lazio.

Nessun commento:

Posta un commento