domenica 14 giugno 2015

Conchita Wurst sarà Cherubino nelle 'Nozze' mozartiane, con la regia di Giorgio Ferrara, l'anno prossimo al Festival di Spoleto. Intanto una sorpresa già nell'edizione di quest'anno

Ha ragione Giorgio Ferrara, marito di Adriana Asti - la celebre attrice - e grande regista, a capo del Festival di Spoleto, da troppi anni ormai e per altri tre ancora, dopo l'uscita di scena dei Menotti, quando, presentando la sua prossima regia del capolavoro mozartiano, 'Così fan tutte' - primo titolo di una trilogia che intende rappresentare nel triennio appena iniziato, in linea con le direttive ministeriali ed in accordo con i Muti ed il loro Festival di Ravenna - accenna al fatto che le due fidanzate, dai nomi soavi, lasciate dai rispettivi fidanzati che sono partiti per la guerra, non li riconoscono quando essi si presentano sotto mutate vesti. Ma come, dice Ferrara Giorgio, come fanno due fidanzate a non riconoscere i loro fidanzati solo perchè sono travestiti? La faccia , la statura sono  le stesse come anche la voce o il portamento. Mozart, evidentemente, non si è accorto di una simile grossa incongruenza, e lui, Ferrara, giustamente intende porvi rimedio, togliendo d'imbarazzo il noto compositore a tutte le generazioni future. Come? non è facile porvi rimedio.
Come  rendere irriconoscibili alle due ragazze i loro fidanzati? All'inizio aveva pensato di scritturare altri due diverse interpreti; ma poi si è detto che non era logico e costava troppo, e soprattutto perchè la trappola alle due fidanzate erano proprio i loro fidanzati a tenderla d'accordo con il saggio e navigato Don Alfonso. Allora come fare? Semplice: mettere una maschera dorata sul viso dei due fidanzati travestiti. Ma perchè l'idea non è venuta a quel geniaccio di Mozart? per dar modo a Ferrara di mettere in evidenza il suo genio registico. E sia.
Ma Ferrara, Giorgio - per non confonderlo con le due dame del 'Così fan tutte', che si vogliono  di Ferrara  città - sta già pensando alle 'Nozze' che metterà in scena l'anno prossimo ed all' altra evidente anomalia presente nell'opera, e cioè quel Cherubino che canta con voce femminile, ma non non è gay, ed è invece una donna con tutti gli attributi,  ma che è  innamorata della Contessa - bando naturalmente agli amori omosessuali.
 La soluzione sembra l'abbia trovata già, anche se non l'ha ancora rivelata pubblicamente. Per questo attende l'anno prossimo, alla presentazione sui giornali della edizione 2016, quando al suo intervistatore Cappelli, con diritto di esclusiva, dirà come vi  ha rimediato. Ha già scritturato la cantante (il cantante) austriaca/o con barba, Conchita Wurst, che renderà ancora più solleticante il personaggio, ambiguo, di Cherubino.

Si ha notizia, di un 'Rigoletto' commissionato a Ferrara, per la regia - perchè il Rigoletto è di Verdi, è bene chiarirlo - dall'Opera di Roma, per il quale, al momento del celebre Quartetto ( bella figlia dell'amore...)  Ferrara ha previsto che esca un inserviente dalle quinte e dica ora ad una coppia ( Duca e Maddalena) ora all'altra, famigliare( Rigoletto e Gilda), che cantano tutte assieme, di abbassare la voce, magari anche solo con un gesto, ora all'una ora all'altra a seconda di chi intende seguire con maggiore attenzione, nel corso del celebre pezzo vocale d'assieme. Perchè quattro che cantano tutti insieme è troppo E così Giorgio Ferrara, dopo oltre un secolo e mezzo, mette fine ad un'altra incongruenza del melodramma, sfuggita al suo autore.

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