sabato 23 maggio 2015

Il sovrintendente 'nostrano' dell'Accademia di Santa Cecilia, dall'Ongaro, ha le gambe corte come le sue bugie. E così non va molto lontano.

" Quest'anno abbiamo inserito nel programma ben 26 artisti italiani, fra compositori, direttori e solisti. Non credo che ci sia un'altra istituzione sinfonica italiana che abbia schierato un così alto numero di musicisti nostrani".( dal 'Messaggero') Ecco i conti del ragioniere sulla presenza degli artisti italiani nea stagione sinfonica ceciliana, a seguito delle dichiarazioni di Michele dall'Ongaro.
 Stagione sinfonica:
Direttori: Pappano, Luisi, Gatti, Morricone
Compositori: Francesconi, Nieder, Panfili, Sollima,Cherubini, Spontini,Verdi
Orchestre ospiti: Orchestra Giovanile Italiana
Solisti di canto:Adriana di Paola, Luciana d'Intino,Vito Priante, Sonia Ganassi, Marco Spotti, Pietro Spagnoli.
Solisti strumentali: Alessio Allegrini, Anna Tifu, Benedetto Lupo, Federico Colli.

N.B.Anche a contare, fra gli italiani Verdi, Spontini, Cherubini ( compositori), e poi anche Pappano, Gatti, Morricone (direttori), ma anche Allegrini ( primo corno solista dell'Accademia), e Benedetto Lupo( professore del Corso di perfezionamento di pianoforte dell'Accademia) giungiamo a quota 21. Mentre, invece, dovremmo toglierne altri 8, anzi 9, togliendo anche la OGI, e saremmo a quota 12, che dall'Ongaro ha moltiplicato per due, con l'aggiunta di  2.
 Potremmo anche aggiungere che la maggior parte dei solisti sono cantanti: 6 in tutto, che si esauriscono, quanto a presenza, in uno o due concerti. Ed anche che considerare artisti 'nostrani' cantanti come la Ganassi, ma non solo lei,  è davvero sorprendente.
Le due vere presenze, nuove, in cartellone, sono Anna Tifu (era ora che l'Accademia si accorgesse di lei; ha suonato, anche nella stagione che sta per terminare, con Gloria Campaner, che la direzione dell'Accademia certamente valorizzerà prossimamente)) e Federico Colli.


Stagione da camera:
Direttori: Sardelli, Dindo, Biondi
Solisti strumentali: Brunello, Lucchesini, Parazzoli, Geminiani, Piovano, Silvia Chiesa, Maurizio Baglini
Ensemble: Solisti di Pavia, Europa galante, Sestetto Stradivari

N.B. La conta delle presenze di artisti 'nostrani' come li ha definiti, con aggettivo volgare e dozzinale, il neo sovrintendente, è ancora più sorprendentemente tragica. Fra i direttori, Dindo e Biondi, che sono Accademici di santa Cecilia. come lo sono anche i solisti Brunello, Lucchesini, mentre tutti gli altri sono 'prime parti' dell'Orchestra dell'Accademia, ad eccezione della coppia Chiesa-Baglini. E, infine, fra gli ensemble, il Sestetto Stradivari ( nome coniato per trarre in inganno, perchè di strumenti del grande liutaio cremonese, nel Sestetto neanche l'ombra), è un ensemble nato nell'Orchestra dell'Accademia e che utilizza suoi membri; e gli altri due sono rispettivamente gli ensemble 'stabili' di Dindo e Biondi. E così fra falsi italiani, di italiani veri ve ne sono ben pochi in cartellone:e quei pochi  lo sono perchè 'prime parti' dell'Orchestra o perchè 'accademici' da tenersi buoni per le prossime elezioni o da ringraziare per le elezioni appena avvenute. La gran parte della stessa  generazione del sovrintendente 'nostrano' e, si suppone, quasi sicuramente suoi elettori.

La cronica ASSENZA di artisti italiani nelle stagioni ceciliane, e lo stesso discorso per la stagione dell'Orchestra nazionale della Rai, dalla quale il sovrintendente 'nostrano' proviene, è una accusa che rivolgiamo da tempo ai rispettivi organizzatori, i quali fanno le suddette stagioni italiane con soldi italiani, ma con prevalenza di artisti stranieri. In nessun altro paese europeo questo sarebbe consentito, con l'aggravante tutta 'nostrana' che  ciò accade con la complicità del Ministero di Franceschini, 'mezzodisastsro' e di Nastasi, 'grande &grosso', che preferiscono in questo caso, non 'impicciarsi'.
Vi saranno sicuramente delle spiegazioni per tale anomala situazione; fra le tante emerse negli anni: l'incapacità  e debolezza dei vertici delle istituzioni, lo strapotere delle agenzie od anche, come tante volte in passato s'è ventilato - senza che si potesse mai dimostrare, sarebbe troppo facile! - interessi di altro genere.

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