giovedì 5 marzo 2015

Franceschini mezzo disastro, Attila per le biblioteche. Le amenità di Fuortes: Augias per spiegare l'opera

Cominciamo dall'accoppiata Fuortes-Augias. Da quando è arrivato all'Opera di Roma, dove è stato appena confermato, Fuortes ci ha meravigliati per molte sue scelte, alcune delle quali, per fortuna non andate in porto, ma irrise da mezzo mondo. E non c'è bisogno che per l'ennesima volta parliamo della 'esternalizzazione'.
 Sappiamo anche che lui quando si muove si porta appresso una corte dei miracoli e di miracolati, alla quale affida questa e quella iniziativa, trincerandosi dietro la sua incompetenza, che non farebbe male a sventolare sotto il naso di tutti senza vergogna. Ora l'ultima. Ha affidato a Corrado Augias il compito di attirare gente all'Opera con lezioni dedicate ai singoli titoli in cartellone. Domenica 'Tosca' e fra qualche settimana 'Aida'. Cosa c'entri Augias con l'opera non c'è bisogno che lo spieghiamo a voi: non c'entra nulla, ma fra dilettanti dell'uno e l'altro mestiere si intendono. Augias, a dire la verità, ha già spiegato in Belgio 'Traviata', chiamatovi da un altro suo estimatore occulto, nobile dilettante di musica, che è Stefano Mazzonis, a capo di un teatro belga, e all'Auditorium di Fuortes grandi musicisti. La versione live dei video realizzati per Repubblica sui grandi compositori, in coppia con un  pianista, Modugno, l'unico della coppia che, fortunatamente, ci capisce e che, di conseguenza. anche se suo malgrado, fa fare ad Augias la figura del f... nei suoi interventi. Noi abbiamo visto il video dedicato a Beethoven e ci siamo vergognati per lui. Fuortes no. E lo pagherà profumatamente, perchè certamente Augias, proprio perchè incompetente, vorrà essere meglio pagato. E così Fuortes, che non riesce ancora a trovare sponsor per il teatro, ne trova uno in Lottomatica, che finanza il ciclo di incontri intitolato ' Più tua l'Opera'- 'Più Ricco Augias'.  e va avanti con l'iniziativa.
Per i competenti che non tollerano i dilettanti in palcoscenico, Fuortes, sempre dal suo precedente nido, Musica per Roma, si porta dietro - come ha fatto anche a Bari. Fuortes conosce poco e quel poco che conosce lo spreme in ogni luogo e per ogni circostanza -  Giovanni Bietti, troppo musicista per essere capito da tutti. Fuortes non conosce mezze misure. o troppo o niente, come nel caso di Bietti e Augias nei riguardi della musica spiegata.
 Franceschini 'mezzo disastro', vuole candidarsi al premio 'Attila, flagello dei libri' e per questo fa di tutto per meritarlo. Lì'ultima su uscita è la riduzione da  1.100.000 Euro circa a 190.000 Euro circa del contributo ministeriale alla Biblioteca Nazionale di Firenze, la più grande ed importante d'Italia, circa 6.000.000 di volumi conservati.  Strano che Renzi non l'abbia richiamato all'ordine. La biblioteca fiorentina andrebbe conservata con ben altra cura, ma Franceschinio non ne comprende l'importanza, preferisce  proporre all'attenzione della scuola italiana lo studio dei cantautori al pari di Carducci e Pascoli, anzi più di Carducci e Pascoli, del cui lascito a lui non frega nulla. Quest'ultima scempiaggine l'ha detta passando per la Casa Museo di Lucio Dalla a Bologna, dove ha anche cantato le sue canzoni, in coppia con Veltroni. Che pena!

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